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lunedì 2 marzo 2020

Piacere, sono una persona drammaticamente sola. Quando mi rivelo, scappano tutti.


Non mi dedico più alla "cacca" con cui EX che dicono una cosa e ne fanno diametralmente un'altra poi accusano il mondo di accanirsi contro di loro. Ci sono persone che seminano vento, raccolgono poi quello che seminano. Questo post è scritto con molta calma e pacatezza. Pertanto non fatevi idee sbagliate. E' anche un giorno brutto per cause familiari serie. Ovviamente se ne è fregata. Forse era ed è più importante riempire paginate di invenzioni che rispettare il prossimo. Al solito.

Il dubbio che questa oramai ex fosse stata al limite della sociopatia l'avevo avuto ma d'altra parte la certezza non si può mai avere se non si mette alla prova con i fatti. Così:

1) Vivere una vita senza nessun amico/a o amica tanto da non sapere dove e come lasciare i pelosi in casa, non è un gran sintomo di socialità.

2) Assalire tutte le persone con cui mi relazionavo con lo scopo di farle scappare è un fenomeno narcisista: "fare il vuoto intorno a chi si possiede". A scanso di equivoci, molte di quelle persone mi hanno girato le chat chiedendomi del perché una persona si comporti in quel modo.

3) Non è stata mia intenzione di fare casino. Consideravo questa persona ancora come un'amica da rispettare e con cui condividere una parte di vita assieme ma non SM. 

L'SM purtroppo è come tutte le relazioni. In linea di principio si può anche andare d'accordo ma poi nella sostanza...
Io sono poli - lei no, non ha mai tollerato questo mio aspetto fino a doverle ripetere più volte di non inserirsi in affari non suoi e di non offendere chi è con me con esito purtroppo negativo.
A lei piacciono gli uomini e sovradotati - A me piacciono le donne e sono normo dotato. Difficile trovare un compromesso. La cosa strana è che secondo quanto raccontato, un 3some lei l'ha fatto ma non è stata mai in grado di riportarmi nessuna sensazione. Niente. Come se non ci fosse stata. Solo: "l'ho fatta godere". Metallico, asettico, niente altro. La risposta purtroppo è una sola ma come le ho scritto prima di leggere le puttanate che la signorina si inventa, meglio non pensare a quale questa sia.


Mi fermo qui perché quello che ho dato, compatibilmente con quello che comunque rispetto di lei visto che male non me lo ha fatto come le ho detto, non ho intenzione di invischiarmi in polemiche inutili. Mi fermo qui  che di materiale ne ho a sufficienza. So solo che negli ultimi 5 anni di gente sballata ne ho trovata anche troppa e mi basta e mi avanza fino a farmi uscire il vomito. E siccome non mi piace parlare a vanvera:

  • Lo sai cosa mi dispiace di più?  Vederti star male.
     
  • No, sto bene così. Se vuole mantenere l'amicizia non ho nessun problema ma se crede di fare altro, ha sbagliato buho, è talmente distante da me che... bah!

  • Sai benissimo che i sociopatici trovano sempre un modo. Non sei innamorato ma forse è il contrario x lei. Sa bene che tu fai così e poi ti passa. Comunque sei tu a decidere cosa fare , ti ho inviato i messaggi perché è dai tempi di vk che avrei dovuto farlo. Non volevo che tu potessi pensare che avevo interesse. Sai che sono corretta.

Mi pare anche abbastanza evidente come fossi già stato avvertito di alcuni comportamenti non consoni più volte ripetuti ma mi ero rifiutato di andare a leggere il quanto in modo che la mia, fosse libera e valutata in un più largo spettro. Prima ancora che mi venisse segnalato un post assurdo, senza quindi fuggire, svicolare, negare, togliermi dalle mie responsabilità come fanno tutti loro questa era la mia disponibilità. Non accuso nessuno ma dichiaro un'incompatibilità evidente ma non una negazione di un'amicizia che reputavo fino ad oggi preziosa. Peccato. Le persone si rivelano per quello che sono. Basta dargli tempo.
Ero stanco di telefoni occupati, di telefonate dalle 22:30 alle 23:00 e se non oltre per poi non riuscire ad andare a letto fino a mattino inoltrato che il giorno dopo le persone normali devono lavorare. Ero stanco e sono stanco perché ogni piccolo dettaglio poi influisce sulla vita delle persone e come regola "il SM non dovrebbe interferire in impegni familiari, lavorativi o religiosi". Regola costantemente, ripetutamente violata fino ad un "non ne posso più. Devo riposare, devo dormire, devo trovare serenità non conflittualità". "Non trascurare le piccole buone azioni, pensando che non sono di alcun beneficio; anche le piccole gocce di acqua alla fine riempiranno una grande nave. Non trascurare le azioni negative solo perché sono piccole; per quanto piccola possa essere una scintilla, può bruciare un pagliaio grande come una montagna". Buddha

"...Sono evidentemente stanco di contraddizioni continue e purtroppo io con te non sono sereno. Non mi ci trovo in nessun modo. Il tempo dovrebbe dare affiatamento, invece è distanza. Se i tuoi 6 mesi di rimando erano mirati a stimolare attenzione, hanno fatto l'effetto contrario. È stato stupido. È stupido tutto quello che va oltre il limite del buon senso come chiedere quando non si può  chiedere. 
Mi dispiace in fondo, come amica sei una persona pregevole, come slave no. Mi dispiace tantissimo che tu rimanga sola ma se è questo (come tutto il resto d'altronde), che vuoi, questo avrai. Vedi un po' te e pensaci su quanto ti pare. Ribadisco. Come amico son qui ma qui mi fermo.  Se vuoi parlare son qui ma la prossima settimana sarà intensa e per come mi sento, dovrò dormire parecchio e riposare.

Solo non rifare quello che hai fatto ieri. Le persone ti pesano e anche se magari son cordiali con te, ti fotografano. ..."

E lo dico così, solo così perché alla fine mi dispiace tantissimo che sia andata così. D'altra parte: "La verità è una" come ho scritto spesso, "e si difende da se". Mi dispiace solo una cosa: aver fornito a chi non se lo merita, uno strumento efficiente per insultare chi le si è avvicinato. Per il resto, sarà il problema del prossimo e meno male, non più mio.






sabato 5 ottobre 2019

Chi sono, faccio chiarezza una volta per tutte.


Al contrario di molti ragazzi della mia età, non ho mai giocato a pallone. Non conosco nemmeno i fondamentali e insomma, sono una schiappa totale. A tredici anni invece ho cominciato un percorso nel judo. Come in tutte le arti marziali, vi erano maestri che si limitavano ad insegnare la disciplina olimpica tenendo fuori tutte quelle mosse e filosofia che non sarebbero mai state applicate in gara e chi invece insegnava di tutto nel tentativo di tramandare l'arte marziale piuttosto che renderla solamente che uno sport. Non vi erano scelte. O fare Judo o iscriversi ad un Dojo di Jujutsu ma in zona non ce ne erano di papabili. Sono una persona curiosa di natura e quindi ho seguito tutto quello che era più completo possibile. Come dovreste ben sapere, Hojōjutsu (捕縄術) o Nawajutsu (縄術), dal quale deriva quello che voi chiamate shibari o kinbaku, è cominciato attraverso l'uso dell'obi, la cintura che si porta in vita. Queste tecniche di utilizzo, non si limitano all'immobilizzazione ma abbracciano un campo molto vasto. Con l'obi si possono fare strangolamenti o soffocamenti venerei o respiratori o addirittura entrambi. E' possibile anche usarla come arma di offesa e di difesa.
Sul dizionario jisho.org si legge: "Hojōjutsu is a quintessentially Japanese art that is a unique product of Japanese history and culture" (Hojōjutsu è la quintessenza delle arti giapponesi, un unico prodotto della storia e della cultura del Giappone). Questa è un'arte, riconosciuta e codificata da secoli e nessuno in un Dojo si compra una cintura e se la mette. Nessuno.

Il tutto è durato fino a diciassette anni e poco più perché non avevo più qualcuno che mi portasse due o tre volte a settimana a prendere lezioni. Non solo, tornavo a casa e sul collo e sui piedi per via degli sfregamenti del judogi, sudavo letteralmente sangue ed avevo la pelle scurita e macchiata da questi effetti collaterali. Non era molto edificante, no. Fratture a parte, che sono parte della lotta, questa è una roba che proprio non mi piaceva. Presa la patente, dopo un'esperienza che per me è stata non molto costruttiva con il maestro F***i. Passato al karatedo, mi sono portato dietro il bisogno di contatto che c'era nel judo, specializzandomi nel combattimento chiamato nel karate-do, Kumite (組手).




Ho preso lezioni da diversi maestri al top del karate italiano. S***. P***, G***, e molti altri nel giro degli stages mensili che venivano organizzati proprio per incontrare altri sensei. Quello che ho riportato nel karate che si era già perso nel corso degli anni, sono alcune tecniche antiche, che riportava mi pare nei suoi due ultimi libri, il Mo, S***i come le forbici e le importanti cadute del judo che nel karate non venivano più insegnate. Il recupero dei colpi di empi (gomito), quelli a lancia e di taglio per lo meno come presentazione in allenamento. E' anche ovvio che nessuno può tirare una forbice far cascare qualcuno senza prima insegnargli a cadere e a fare la contromossa. Come vedete nel video, purtroppo di bassa qualità che ho qui messo, chi subisce una forbice alla testa se non asseconda il movimento con una caduta, la medesima rimarrà tra le gambe dell'altro con esiti nefasti. Nota a latere: Shirai Sensei, venne aspramente criticato per la sua pubblicazione ai tempi, adesso ve ne sono diverse e successive versioni e a quanto pare l'effetto è stato un altro. Rimango della vecchia scuola. Né qui (SM), né nelle arti marziali, dovrebbe girare denaro se non quello per sostenere le attività formative ed i Dojo. Chi pubblica un libro ha le tasse pagate. Chi fa una festa, corsi di corde con titoli del tutto inventati, feste, cene, banchetti, frequentemente l'attività sembra molto sospetta.  Questo è al di fuori dei miei principi. In "amore" o nei sentimenti, non dovrebbe circolare denaro se non per comprare qualche giochetto. Se questo invece è solo un rapporto di sesso, allora è altro. Le persone sprovviste di sentimenti sono un gruppo cospicuo in quest'ambiente e non intendo coltivare narcisi anche se solo germogli.

Fino al 1989 l'anno di fondazione della FIKTA, spesso e volentieri ogni volta che cambiavi Dojo o maestro, se non avevi dato l'esame di cintura marrone, ricominciavi da capo. Da quel momento in poi molto cambiò. Ogni sei mesi si poteva dare un esame e salire di Kiu. La mia storia di attività sportiva, finì a trenta anni circa per dei motivi seri di salute.

Nella Fikta, svolsi la prima attività di diffusione della cultura giapponese avvicinandosi anche alla lingua ma era una roba impossibile da imparare da solo e gli insegnanti in loco scarseggiavano.
In poche parole, la mia cultura e Know-how, ogni volta che prendo in mano del cordame, mi fa riflettere su quali siano i punti sensibili o anche quelli mortali (così chiamati in ambito marziale), ed usarle nel modo più appropriato. Ecco, questa è una certificazione ufficiale. Nessuna scuola inventata, nessun maestro di qualcosa che non esiste di cui fregiarsi nei titoli. Ora, non è per sminuire gli altri ma francamente "mi son fatto un culo così" (14 anni di arti marziali, cultura e filosofia giapponese, 2-3h di dojo al giorno per 5-6gg a settimana e scusate se è poco), per arrivare dove volevo e non ho voglia di essere messo o sminuito da qualche bischero dell'ultima ora. Grazie.

Ho visto persone che dopo un viaggio in Giappone si sono diventati esperti nella loro cultura, gente che faceva altro, inventarsi allo stesso modo un "mestiere" di legatore. Gente che erano fotografi o lo sono diventati, vestire un kimono, appiccicarsi un nick in giapponese e così giocare sull'esibizionismo ed il bisogno di stima di molte pulzelle per farle diventare delle star magari fino a che gli ha interessato l'argomento, per poi passare alla successiva, la successiva e ancora la successiva e così via. Ragazze se avete bisogno di questo, quello che vi manca è l'autostima non una fotografia o un palco  e mettetevelo bene in testa. Davanti ad una foto ben fatta non importa se siete alte, basse, grasse o magre. Con le tette piccole o grandi, carine o brutte, ci sarà sempre uno stuolo di MDF che vi adoreranno alla follia.

Il primo approccio al SM mi capitò nel 1984 con una rossa nordica che su un divano mi disse: "o stai fermo o ti lego" e da li, con un semplice due più due, mi ritrovai nel Sadomaso sempre più curioso. Il giro più profondo fu però l'anno successivo con una insegnante di psicologia immersa anche in questo stile di vita, bisessuale dichiarata e alla pratica pura, ci unì una importante scuola su come pensiamo e come usare gli stessi pensieri o desideri per rendere più completo un rapporto. Devo anche dire che non  ho niente di auto attiribuito neppure da qualche amico compiacente. Come ben capite ho cominciato praticamente da "sottomesso" per essere poi istruito da "master" perché dicevano, "é la tua natura, sai far star bene una donna e ti viene meglio, naturale". Perché alla fine della frittata se non si offre spettacolo, apparenza, mito e roba da media, si deve tornare allo scopo reale del tutto: stare bene. Qualsiasi cosa si faccia dalla più semplice, alla più estrema.
Senza veli
Nessuna improvvisazione. Come sento in genere dire da molti, non è detto che chi un cuoco che ha fatto l'alberghiero sia migliore di un cuoco che si è fatto da solo. Sta di fatto che nessuno di voi andrebbe mai da un non geometra per farsi progettare casa, da un non medico per farsi curare o da un non astro fisico per farsi spiegare le stelle seriamente. Personalmente ho anche l'abilitazione al comando per barche fino a 12 miglia. Mai data, purtroppo l'integrazione per oltre e la vela, la mia passione e lì i nodi, sono materiale importantissimo.

Vero, magari come informatico conosco dei trucchi particolari, rimane il fatto che quello che ho studiato, è un fai da te, non ho nessun titolo, non non nessuna base completa su cui costruire il resto. Non è propriamente del nozionismo ma non è manco un titolo di studio.