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giovedì 17 giugno 2021

Coming out

Con la dovuta simpatia, mi sarei pure leggiermente rotto i coglioni 😂, Mica per altro è ma hanno tutti una paura fottuta del poliamore. Siete sicuri di non essere conformati ad uno standard in cui il "possesso" si applichi anche alle persone?
Tu sei mio, tu sei mia. Il mio padrone, la mia schiava, io ti possiedo, il mio harem, le mie conquiste, la mia bravura e chi ne ha più ne metta ma non voglio dimenticare anche se ho già parlato a sufficienza, io appartengo.😳
Dunque siete convinti un po' tutti che possedere un'auto, una casa, un paracarro fregato all'ultimo tornante della strada più curvosa che avete vicino a casa, sia lo stesso che avere una relazione con una persona. Insomma, il possesso del paracarro equivale alla stessa  cosa che possedere il vostro uomo o donna che sia. Non male. Io, ma sono io, pensavo che alle volte fosse un privilegio poter percorrere un tratto di vita assieme con qualcuno che mi completa, che mi da pace, felicità, dialogo, divertimento, comprensione accompagnati da altrettanta lealtà. Ci sta che sia io che sbaglio è.

Ora, diversi ma diversi anni fa scrissi che la schiavitù è finita e per lo meno adesso è pure un reato. I tempi cambiano ed alle volte in meglio. Quindi chi vi "possiede" sbatte contro l'art 600 c.p., per lo meno dal punto di vista intellettuale. Poco conta a mio avviso che ci sia la consensualità dell/a partner. E' una roba semplicemente da non immaginarsi nemmeno. Però le persone lo fanno in continuamente quasi sempre e comunque. Sono talmente condizionati o non capaci di pensare ed elaborare conclusioni attraverso il ragionamento accompagnato dall'etica (la loro), che non sono capaci di spostarsi da questi principi tanto è forte la psicologia del gregge. E' spesso tutto pieno di giri pindarici per poi scoprire che sono capaci di "amare" attraverso il "possesso" una persona, sola, un figlio solo, un cane solo, uno solo di un qualsiasi insieme. Vi dichiarate bisex e poi avete una relazione o etero o gay, lasciando fuori sempre metà del vostro essere. Ve ne andate in chiesa a sposarvi, vi promettete amore per tutta la vita fino a farlo solo fino a quando vi fa comodo. Alle volte mi domando con quale parte di quella persona che esce con me mi trovo in quel preciso momento e diventa una roba lancinante proprio. Chi c'è qui, la cretina, la zoccola, la santa o la persona perfetta con cui parlare? A me dispiace dirvelo è, non ci esco più con certa gente nemmeno si presenta con i migliori propositi. Non ci riesco più, mi dispiace e qualcuno oggi mi ha dato la risposta: "Al contempo, sebbene sia molto diffusa l’idea secondo cui le persone molto intelligenti sono fredde, è necessario capire che la loro capacità empatica è immensa. Questo le porta, a volte, a preferire l’isolamento per non soffrire, a mantenere le distanze per non essere troppo coinvolti e rimanere in qualche modo feriti."  (https://lamenteemeravigliosa.it)
Ad essere onesti è un po' tutta la vita che è così in ogni aspetto delle cose. Che si tratti di smontare una reflex con una linguetta delle lattine di coca o che ne so, che invece rimontare una pompa dell'idroguida in meno di 5" quando il meccanico è stato li un'ora e mezzo o ancora, stare qui a discutere e scrivere del nulla. Non le ricordo le parole, faccio fatica con i nomi, mi devo scrivere tutto perché nella testa non c'è spazio per l'archivio, serve per il ragionamento. Nemmeno questo è stupido ed anche di questo oggi ho la risposta qui https://www.swissinfo.ch. Beh io a cinque anni facevo il gps ma non sapevo scrivere però leggevo tutti i cartelli stradali e fin che li portavo dove loro volevano andava tutto bene. Quando facevo un ragionamento sopra le righe e che loro non erano in grado di comprendere, ero un emerito cretino. Un po' come qui.😉

Però, per non prendere le burle dei compagni di scuola bisogna prima capire se stessi ma richiede molta introspezione. Sono bisex per un fatto di sesso o sono bisex perché è parte integrante della mia personalità? Sono slave perché mi diverto o lo sono perché è la mia anima che giusta o sbagliata che sia, questa è? Domande, "domande e dubbi che le persone intelligenti si fanno e che in genere gli stupidi proprio non prendono in considerazione" come scrisse Bertrand Russell. Si l'ha scritto pure Charles Bukowsky ha scopiazzato e di brutto anche.
Una volta stabilito chi sei "tu" forse poi ti rendi conto che manco se segui un Dio monoteista, questo comprende la monogamia. O meglio, gli uomini sono tutti poligami, le donne no. Sarà che ci sono degli Dei che fanno differenze sessuali o che qualcuno conti ti meno ai suoi occhi. Ecco, siccome sono buddista anche perché non tollero che qualcuno mi insegni un'etica razzista, preferisco costruirmela da me. La trovo profondamente ingiusta. Non credo manco all'eternità che valga per tutti. Ci sono degli amori che durano una vita, alcuni superano la morte, altri invece che non superano nemmeno le parole giurate l'un l'altra. Ogni cosa insomma ha il suo percorso che non ci è dato conoscere se non dalla prova dei fatti. "Verba volant, scripta manent", dicevano i latini e non fa una piega. Perché ciò che scrivi è quello che fai, quello  che dici è spesso e solo l'immagine che vuoi dare di te al mondo o ancora, come ti piacerebbe essere ma sei talmente incapace che manco credi in te stesso/a per arrivare fino in fondo.

Per chi ci arriva: "...si tratta invece di una scelta permanente, spesso supportata da motivi sociali che de-enfatizzano la proprietà e incoraggiano l’auto-responsabilità" come recita l'articolo di https://www.psiconline.it. Non ci vorrebbe molto a capire ma visto che mi piacerebbe che anche l'ultimo/a lettore capisse o provasse a farlo, la proprietà è regimata da leggi "esterne" e ne delega la sostanza alla legge, mentre l'auto-responsabilità, è in base alla nostra etica. Siamo quindi pienamente responsabili di quello che diciamo e facciamo senza alcun alibi. Non credo onestamente sia un buon segno che una persona adulta cerchi ancora di sottrarsi alla responsabilità addossandone il peso su qualcuno o qualcosa di esterno. "E ma mio marito..." tuo marito non ti ha spinto qui, ci sei venuta da sola, non ti ha chiesto nessuno di prendere o chiedere impegni, l'hai fatto da sola, non ti ha imposto nessuno di dire "Ti amo", non ti ha fatto fare quello che hai fatto né imposto di vivere situazioni che andavano a cercare la tua vera essenza. L'idea che qualcuno possa davvero cambiare qualcun altro è "fuori della grazia di Dio" per come si dice. Se sei bisex o slave è la tua natura, non la "mia". A tal proposito vorrei tanto ricordare la concezione che aveva tal Buonarroti in merito all'arte e che "fossero più nobili le arti del togliere, come la scultura, che quelle del mettere, come la pittura. Lui sosteneva che il blocco di marmo contenesse già l’opera e che quindi allo scultore non resti altro che togliere il superfluo, facendo così affiorare la statua dal marmo". Ebbene, facciamo lo stesso. Tiriamo fuori quello che c'è in chi si apre, non ci aggiungiamo niente. Quello che esce è la vostra natura, null'altro e spetta a voi il compito di accettarvi e vivere la vita per come siete e non per come qualcuno vi ha dipinto. La pietra non cambia, è vecchia come il pianeta. La pittura con due piogge forti sparirà completamente e vale anche per il trucco che vi mettete sugli occhi.

Se volete capirci anche di più, vi rimando a quest'articolo https://www.vanityfair.it di Francesca Favotto che è molto preciso e scevro delle solite americanate che seguitiamo costantemente ad importare da quel paese e di mettere l'occhio sul "poliamore fedele". Devo fare uno sforzo non indifferente per tornare indietro negli anni e del coming out prima di tutto verso me stesso e poi qua. La diversità come ho già detto, in natura è ricchezza. Se voi guardate gli organismi monocellulari rispetto alle forme più evolute si nota subito la macroscopica differenza. In un protozoo ognuno pensa per se e dio per tutti. In un uomo quei protozoi sono diventati le cellule del fegato, dei reni, dell'intestino, del sistema circolatorio e nervoso, dell'apparato scheletrico. Sono diventate cellule muscolari, quelle della retina, della cornea, quelle del naso, le nostre orecchie fino a si specializzarsi in un compito preciso ma per dare origine e forma ad un organismo evoluto qual'è il sapiens. Avete mai incontrato per caso un fegato mentre stava a far quattro passi per strada? Non credo proprio. Il resto, nella spazzatura. Quindi se ben ci pensate  amate e fate sesso con una serie di organi diversi ma compatibili che unendosi insieme fanno di noi quello che siamo. Devo per forza dedurre che molta gente se ne va in giro con l'ascia vikinga o di shininig a fare a pezzi le persone e se stessi per prendere solo quello che gli pare e piace. Non è logico, non c'è buon senso, non è semplicemente un cazzo di nulla. Perché alla fine è la cosa che mi sono chiesto per passare subito dopo al non mentire nemmeno a se stessi. Persone diverse, spesso fanno dei percorsi simili. Nella pagina https://pasionaria.it anche Samanta segue gli stessi percorsi ma no, non ha mai avuto niente a che vedere con me. Sarà perché gli manca una consonante o perché questa ha abbastanza palle da andare fino fino in fondo a ciò che si crede. Ai miei occhi è la stessa differenza che c'è tra lo scegliersi un pasto e quello di mangiare invece quello che trovi o che ti danno quindi ha ancora sempre più senso: "Cogito, ergo sum" però fa attenzione a quello che cazzo si pensa o si rischia seriamente di avere anche l'illusione di farlo.
Prendiamo due animali di specie diverse da cuccioli e mettili assieme e diverranno compagni inseparabili e questo è il condizionamento dell'età. Giocano, costruiscono così empatia e diventano inseparabili. Si vedono della stessa razza e specie e li finisce. Alle volte si incontrano esseri adulti che prima si ignorano, poi si studiano, poi diventano inseparabili. Questi sono animali con una coscienza diversa. Questi si divideranno anche il cibo pur di sopravvivere. Andranno anche a caccia assieme ma al contrario dell'uomo, non si tradiranno MAI anche perché la vita di molta gente è fatta di uno spropositato numero di bugie, la loro no. Loro sanno chiedere scusa, noi no. Preferiamo scappare dalle nostre responsabilità che tanto è il possesso, tra una persona e un giocattolo non c'è molta differenza. Finito il divertimento si cambia e chi se ne... se l'altro/a sta male, soffre, non capisce, non comprende, viene tradito, isolato, fatto passare per l'ultimo dei cafoni perché reagisce. Ribadisco il fatto che si, personalmente reagisco eccome soprattutto quando non ho fatto niente di niente, di niente per meritarmi questo.
Mi son capitate persone sposate e "stranamente" forse per molti, non ho mai cercato di portar via lei da lui o fare in modo che si allontanassero tra di loro cosciente che un marito non può dare le stesse cose di un master in un rapporto SM e vice versa. Però vai a spiegare alla coppia di cretini della diversità del rapporto. Fa in modo che lei lo dica a lui prima o durante con la sicurezza che non lo farà mai conscia della reazione inconsulta e senza riflessione che la paura della perdita dell'oggetto di possesso possa causare. Primo, chi te la toglie e secondo dovrei ricordare che lo diceva anche a me. Sarà perché ci sono dei suoi diversi, che cazzo ne so o semplicemente perché sono inciampato in una folta manica di stronze?
Il fuggi, fuggi generale proprio. Grazie è. Muore il papà di una del gruppo, dopo una butta malattia, problemi in casa, con il lavoro e via così e gli dai una mano. Parrebbe il minimo, per lo meno a me. Ma il mondo è una ruota che gira. Una volta tocca a te, una volta a me e quando tocca a me manco una cazzo di telefonata per dire condoglianze Sir (o quel che l'è). Nulla maremma puttana, nulla. Che cosa abbiamo noi "diversi" rispetto a voi spiegatemelo. Abbiamo più empatia come dicono gli studi? Vediamo più lontano di molti? Forse, io non lo so davvero l'unica cosa che so è che non c'è stata nessuna che m'abbia fatto cambiare idea sul genere femminile. Insomma son passato da un robusto numero si sociopatiche a quelle paranoiche. Le prime spariscono senza alcuna spiegazione. Ti cambiano la serratura di casa e se bussi fanno anche finta di non conoscerti. Insomma, in quanto a violenza psicologica siete delle vere e proprie artiste e psss, spesso sta roba è proprio ad uso, consumo ed abuso da parte delle "Signore".  Basta dare un'occhiatella a sti due siti:
1) https://www.osservatoriodiritti.it
2) https://www.ipsico.it
Nel numero due si parla di uomini su donne ma non cambia nulla in realtà. L'effetto ed il modo è lo stesso e tutto nasce sempre dall'oggettificazione. Non siamo persone con cui facciamo assieme per libera scelta un percorso di vita e magari durante il quale prendiamo impegni comuni. Siamo solo dei robi da usare, dei bei giochini da buttare nel cestino nascondendosi dietro il muro della privacy. E chi vi piglierebbe se aveste l'etichetta: "Sono una cosa"? Nessuno! Mentre cerchi di capire cosa sia successo e ti senti stupido, inadeguato, colpevole di alzare la voce, mentre tutto il mondo che avevi sotto i piedi sparisce in un attimo e crolli come un castello di carta davanti ad una tempesta, quella se ne va in giro come se avesse tutte le ragioni. E non te lo spieghi se non te lo spiegano perché ci cadiamo anche noi, "gli esperti", anche quelli laureati. Loro sono ladri/e di anime professionisti/e e l' "orco" sei sempre tu perché sei un uomo. Ogni tanto mi vedo qualche puntata di "Alta infedeltà" e mi fa sorridere come si, qualcuno faccia seguire il silenzio al mondo ma altri fanno dei casini micidiali per poi tutti i generi, se ne vanno in tv a raccontare la propria storia con tanto di faccia reale. Figli della monogamia, dei canoni della società, dell'incapacità di un auto responsabilità, di essere cresciuti e che le vite degli altri non sono giocattoli. Non importa se fanno tutti così, son tutti pecore e nel gregge, ce ne sono anche di quelle parecchio scure. Per quanto riguarda il sito 2, l'80% subite tutte. "Cosa semini tu" mi chiese una? "Quel che mi danno risposi. Se riempi un barattolo di 💩, che diavolo vuoi tirarci fuori, un dolce?"

Fanno anche finta di non essersi accorte che avrebbero dovuto essere prima di tutto rapporti umani e non godere e basta. Si son fatte fare di tutto e "subito" godendo di tutto eppure se ne vanno senza una spiegazione, senza rispetto. Mentre per un poliamoroso il rispetto e la lealtà è la base di tutto, per la massa l'unico interesse è godere e dire e pronunciare parole vote tante volte fino a che bugia non diventi verità.
Cosa si cerca nello Zen? Armonia e pace interiore, allontanare la sofferenza. Cos'è il poliamore (e non il pretesto per saltare da un letto all'altro che dicesi dissolutezza)? 
"Le relazioni poliamorose non sono relazioni promiscue dove le persone vivono liberamente la propria esperienza sessuale. Il poliamore è, come sottolinea il termine stesso, espressione di sentimenti, ricerca dell’intimità (anche sessuale) e dell’affettività con più persone. Un orientamento relazionale dove affettività, amore e sesso convivono in perfetta armonia."
https://www.psicologiacontemporanea.it Scommetto che da buddiste convinte adesso ripudierete pure questo magari diventando completamente atee. Però io ve lo dico, il problema non è la religione ma la vostra testa piena talmente di preconcetti e di idee sbagliate che non riuscirebbe manco ad entrarci un quark. Con questo non sono il portatore della verità che a sto punto avrò di nuovo la solita manica di polemici in vena di darmi torto e di sputtanarmi che metteranno di sicuro in discussione tutto. Mi aspetto ancora altrettanto silenzio di chi ha intravisto o è stato alle stelle e poi mi ha letteralmente accoltellato senza ragione ma semplicemente trovare il capro espiatorio di una "colpa" che vi portate dentro in prima persona. Credo davvero che il vero peccato originale non sia la mela della conoscenza,  ma quella dell'ottusità nonostante l'aver ricevuto il pomo. Levarsi dai coglioni nel caso, prego. La presenza di tali soggetti non è né richiesta, né benvenuta. 👿
Siete contente Signore? 😀


mercoledì 19 maggio 2021

Addio Maestro

Ho scritto tante bozze e non ne ho pubblicata una. Oggi devo.
Tanto ormai lo sapete tutti che se ne è andato Battiato. La prima autoradio. "Cerco un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente" mi risuonava nelle testa e lo ha fatto per tanti anni.
Nello Zen l'energia dell'anima dimora nel ventre. L'energia esce da li su per la bocca. I samurai usavano tagliarsi la pancia per compiere il suicidio rituale ma farlo "è assurdo come modo di uccidersi. Di solito non si può morire subito e si soffre forte dolore a lungo, però fu usato per quasi 700 anni. Circa la ragione, il dott. Nitobe Inazo (新渡戸稲造) scrive nel suo libro "Bushido: l'anima del Giappone" 『武士道』: per le credenze anatomiche antiche l'anima e l'affezione umana dimorano in ventre, e quindi era creduto che tagliarsi la pancia fosse il modo di uccidersi secondo bushido, mostrando la propria anima" (da https://unaparolaalgiorno.it/significato/harakiri).
Mostrando la propria anima... muble, muble. Come si fa a vedere l'anima? Non si può. Si può forse sentirla? Ebbene si.
Però ogni anima non è molto abituata a fare confusione. Difficile sentire la parola dell'anima ma tanto anche. Bisogna riuscire a fare meno frastuono di quella che si vuole ascoltare. In altre parole bisogna annullare i propri pensieri, la propria energia e fare un vuoto così che quell'anima entri dentro di noi. Questa cosa è possibile solo con la meditazione.
Ogni anima però non è mai del tutto buona o mai del tutto cattiva. La filosofia dello Yin e yang. Il giorno e la notte, le due facce della medesima medaglia e senza una, non può esistere l'altra. Anni fa avevo affrontato questo argomento e mi chiedevo come mai fosse così difficile arrivare alla fusione di due o più persone in quest'ambiente elettronico. Troppi rumori, troppa fretta, troppa superficialità, troppo tutto e subito.
Eppure la vostra anima che alcuni chiamano anche coscienza, è l'essenza di voi stessi. L'essenza di tutti. Spesso imperfetta e paurosa. I fallimenti che abbiamo avuto, le debolezze, le persone che ci hanno deluso, alle volte anche il nostro rapporto con i genitori da forme bislacche alle proprie anime.
Così torno ad una Rossella di tanti anni fa che non apparteneva né al mondo SM, né alla filosofia orientale Entrammo in una camera e una volta spogliata cercai di farla rilassare, priva di peso, di luogo e di forma e per la prima volta successe e quasi sviene con un fil di voce sussurrando: "è bellissimo".
Si lo è e tanto anche ma ogni cosa ha un prezzo e quello di questa "fusione", è il rendere indietro un'anima più leggera, più felice e serena ma la parte Yin rimane inevitabilmente dentro di noi, di me.
Non importa quanto si cerchi di scaricarla, toccando ferro e rame messi a terra. Facendo scorrere acqua sul dorso delle mani che fluisca via da tutte e cinque le dita. Qualcosa rimane.
Quindi il dubbio che poi investe tutte le cose in un rapporto: perché farlo e dove fermarsi? La prima mi è sempre parsa una domanda stupida. Perché avere un rapporto? Perché avere piacere e darlo? Perché non riceverlo? Perché il fare è parte fondamentale di una relazione che sia di letto o di lavoro o di amicizia, semplicemente il non farlo azzera la medesima. Il vero punto è dove fermarsi ma questo è sempre soggettivo. Per alcuni magari è difficile appendere una persona, per altri è un gioco naturale. Per i primi sarà una fatica immane, per gli altri no. Così per me è sempre stato troppo facile fare molte cose questa inclusa e il "premio" è sempre stato il vedere lei arrivare all'estasi mentre la gran parte della massa porta solo al piacere. Estasi: Genericamente, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima che al culmine della sua esperienza religiosa, perduta la coscienza del mondo fisico e di ogni legame corporeo, si innalza alla contemplazione del divino ed entra in immediata comunione con esso: essere rapito in estasi andare in estasi. (Treccani).

Ci sono molti modi di vivere la vita, tutti diversi, tutti validi fino a che il diritto di soddisfare i propri bisogni non distrugge o sopraffà quelli degli altri. C'è chi non gliene frega una beata minchia (Laqualunque dixit), e chi in qualche modo vorrebbe lasciare qualcosa di buono per gli altri, per chi ha vicino e anche per chi no. Queste credo, siano le sole cose che contino in una vita che spesso non è giusta ma solo un terno al lotto. C'è chi ha fatto piccole cose e chi ha dato la vita per il suo ideale. Georg Wilhelm Friedrich Hegel sostiene che in fare questo sia l'intenzione che l'azione devono essere buoni altrimenti è solo ipocrisia. Ci sta che un atto cattivo infatti, ottenga degli effetti positivi ma non sposta il punto di una virgola. Intenzione ed azione devono andare di pari passo, così come ogni gesto o parola. 

Qui di tutto ciò non trovo più niente. Nessuna relazione, nessuno scopo che il piacere fintanto che dura poi a fanculo e anche in pochi secondi dal "ti amo" al "chi ti conosce, chi cazzo sei". Così per lungo giro di parole, tra le tante e forse anche troppe ho visto gente ritrovare il sorriso e crescere. Ho visto persone per anni insoddisfatte per ragioni mentali, blocchi, turbamenti, non piacersi, non sentirsi adeguati, non essere in grado di superare da soli i propri limiti e risolverli, passare da questi stati ad altri in cui quasi con un colpo di spugna, tutto questo sparisce. Merito mio? Forse, mi piace pensarlo ma come ogni master non sarebbe nessuno senza la sua slave e vice versa. Il merito è sempre di credersi e di fidarsi per ogni passo giusto fatto nella via. Così un giorno tizia se ne arrivò con un "tu sei la cura, davvero uno così esiste" ma mi sembrava di rubare il senso della musica del maestro scomparso ieri anche se è così che dovrebbe essere. 
Già perché risolto il problema, la medesima tizia se ne stava tranquillamente cercando un altro da portarsi a casa come se non potendo portare me, potesse avere gli stessi risultati con lui. La prima illusione crollò dopo poco tempo, la seconda, quella invece di cambiare vita è quella che di nuovo uccide se stessi. Se ci si scopre bisex, quello si è. Il trucco è poca cosa è. Tanto più si trovano persone che in una scala da uno a dieci, ci portano vicino a quest'ultimo, tanto più difficile sarà trovarne un'altro/a. La seconda illusione è avere tanti nr due, tre, quattro o quelli che sono e con ognuno vivere un aspetto di se stessi e non funziona. Per assurdo, provate a cucinare qualcosa di semplice. La pommarola senza il pomodoro, o il pomodoro senza la fiamma per cuocerlo. Lo ripeto: "Chi fa calore, la fiamma o la candela?"
Vedete la vita non è solo scelta ma anche equilibrio. C'è chi dice che non importa quante volte cadi ma quante volte ti rialzi. Anche questo è Yin e yang. Anche questo è equilibrio. Imparare a camminare in fondo non è solo mettere un passo davanti al precedente ma di evitare di schiacciare tutte le uova che ci sono tra un passo e l'altro. 

mercoledì 10 giugno 2020

La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia

Solitudine e desiderioState tranquilli. Tra un po' tutto sto casino sarà finito. Potranno ricominciare le festicciole, i raduni, le lezioni nelle varie scuole che non esistono. Il tutto ben protetto da una rete di associazioni senza fini di lucro che di lucro ce ne hanno anche troppo.  Potranno ricominciare gli schemi mentali radicati senza alcuna variazione di schema e porteranno agli stessi identici risultati.
Insomma, quella roba che oggi viene chiamata bdsm in cui ognuno fa il contrario di tutto e dove i giovani non hanno nessun rispetto per le idee altrui, ma la cosa drammatica è che quello che avviene in questo "ambiente", non è altro che il riflesso di noi stessi e che vediamo nella vita di tutti i giorni.

L'altra sera hanno passato in tv "Bohemian Rhapsody" e così non ne avevano parlato un gran bene ma mi serviva per rivedere il lancio della Crew Dragon su focus e così me lo sono gustato. Mi hanno colpito due cose.
Una quando Mary gli dice a Freddie: "Freddie, sei gay? Io lo sapevo già, solo che non volevo ammetterlo. Non so perché mi caccio sempre nella stessa situazione! Ti amo ma... Ti amo Mary ma... mi serve spazio; ti amo Mary ma... ho conosciuto un'altra persona; e ora ti amo ma... sono... e questa è la più difficile perché non è nemmeno colpa tua!"
E perché non ci avevo mica mai fatto caso a questo ma. Si potrebbe dire che il ma sia la chiave di volta del tutto. E ma mia madre, e ma io voglio; e ma mio marito; e ma il master a casa; e ma io non la penso così; e ma, e ma, e ma...


There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams yet slips away from us?
Who wants to live forever? [x2]

There's no chance for us
It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us
Who wants to live forever? [x2]
Who dares to love forever
When love must die?

But touch my tears with your lips
Touch my world with your fingertips
And we can have forever
And we can love forever
Forever is our today

Who wants to live forever? 
Forever is our today
Who waits forever anyway?

Non c'è tempo per noi
Non c'è posto per noi
Cos'è questa cosa che costruisce i nostri sogni, però ci sfugge?
Chi vuole vivere per sempre?

Non c'è possibilità per noi
È tutto deciso per noi
Questo mondo ha solo un dolce momento tenuto da parte per noi
Chi vuole vivere per sempre?
Chi osa amare per sempre
Quando l'amore deve morire?

Ma tocca le mie lacrime con le tue labbra
Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E noi potremo avere per sempre
E potremo amare per sempre
Per sempre è il nostro oggi

Chi vuole vivere per sempre?
Per sempre è il nostro oggi
Ad ogni modo, chi aspetta per sempre?


C'è davvero sempre un ma nel mezzo e questo cambia tutto perché il ma è una giustificazione, una via di fuga, il modo per darsi ragione e rendere nulle tutte le scuse.
Così Marì, con te era impossibile renderti felice. C'era sempre un ma seguito da un subito e da un onnipresente "io".  Io voglio, io devo, io pretendo e mi sovviene che non ti sei mai messa nei panni dell'altro. Che te ne è mai fregato alla fine se non parecchio dopo te stessa? Oddio, è roba vecchia. Di molte vite fa ma d'altra parte non voglio andarmene lasciando dei conti in sospeso. No, no.
Così ricordo o meglio, momenti mai passati nel tempo. Mai andati. Mai appartenuti alla freccia del tempo come se l'equazione di Einstein seguisse un universo parallelo e non coinvolgesse quei momenti di vita vissuta. Insomma, un punto fermo di un costante presente.


Just one year of love
Is better than a lifetime alone
One sentimental moment in your arms 
Is like a shooting star right through my heart
It’s always a rainy day without you 
I’m a prisoner of love inside you – 
I’m falling apart all around you – yeah 
My heart cries out to your heart 
I’m lonely but you can save me 
My hand reaches for to your hand 
I’m cold but you light the fire in me 
My lips search for your lips 
I’m hungry for your touch 
There’s so much left unspoken 
And all I can do is surrender 
To the moment just surrender 
And no one ever told me that 
love would hurt so much Oooh yes
it hurts 
And pain is so close to pleasure 
And all I can do is surrender to your love 
Just surrender to your love 
Just one year of love
Is better than a lifetime alone 
One sentimental moment in your arms
 Is like a shooting star right through my heart
 
It’s always a rainy day without you
 I’m a prisoner of love inside you 
I’m falling apart all around you 
And all I can do is surrender 



Un solo anno d’amore 
E’ meglio che un’intera vita di solitudine 
Un momento di tenerezza tra le tue braccia
E’ come una stella cadente che attraversa il mio cuore
Sono sempre giorni di pioggia senza di te 
Sono in una prigione d’amore dentro di te 
Sono in pezzi ai tuoi piedi – yeah 
Il mio cuore grida forte al tuo 
Sono solo ma tu puoi salvarmi 
La mia mano si tende verso la tua
Sono freddo ma tu accendi il fuoco in me
Le mie labbra cercano le tue
Bramo un tuo tocco 
Ci sono ancora tante cose non dette 
E tutto quanto posso fare è arrendermi 
Solo arrendermi a questi istanti
E nessuno mi aveva detto che 
l’amore avrebbe fatto soffrire tanto Oooh si,
fa soffrire 
E il dolore è così vicino al piacere 
E tutto quanto posso fare è arrendermi al tuo amore 
Solo arrendermi al tuo amore 
Un solo anno d’amore 
E’ meglio che un’intera vita di solitudine
Un momento di tenerezza tra le tue braccia 
E’ come una stella cadente che attraversa il mio cuore 
Sono sempre giorni di pioggia senza di te
Sono in una prigione d’amore dentro di te 
Sono in pezzi ai tuoi piedi 
E tutto quanto posso fare è arrendermi 



E mi ci sono voluti anni per capire questa differenza di vedute rendendomi sorpreso, stranito, deluso e perché no, pure affranto. Praticamente una vita intera. Mentre un bischero cerca momenti assieme, un'altra nello stesso momento cerca di inseguire i suoi sogni e ideali forzando chi è con lei a comportamenti che non gli appartengono. Insomma, è facile dire le persone non si posseggono, le persone non sono cose. Le cose possono essere tue ma le persone no e poi al primo giro in cui esce quello che il subconscio fa uscire quando non ci si pensa troppo. "Prendo quello che è mio" e di nuovo, io non sono tuo come tu non sei mia. Abbiamo dei privilegi che sono alle volte quelli di fare un percorso di vita assieme ma nessuno "possiede" un altro. 

Stare assieme, vivere la vita vicini non è un diritto è un piacere reciproco. Nessuno deve e al limite fa quello che può al meglio delle sua possibilità. Quindi anche il resto ha senso. Il "Sono contenta di aver conosciuto una persona come te (in questo giorno o in quest'anno), e tu sei una persona speciale, io ti voglio un gran bene e quindi... mi manchi" per poi  in 5 minuti non sapere o non riconoscere manco più la persona con cui si usciva e si erano condivisi momenti intimi molto forti.

Mahatma Gandhi aforismi
"La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia." Disse il Mahatma Gandhi. Se questo è vero e lo prendiamo come precetto (2. Consiglio, suggerimento dato da persona autorevole: non aveva mai dimenticato i p. del suo maestro; Né senza i miei p. e senza scorta Inerudito andrai, signor (Parini), da Treccani), tutto ha un senso del perché poi le cose non vanno.

Poi si, tutto si rompe, ovvio. L'idea stessa del controllo in ambito SM ha un senso se è limitata nel tempo. Se è frammentata da momenti di vita "regolare" altrimenti e per definizione diventa sopruso, abuso eppure questo si manifesta sia dall'alto verso il basso nei confronti una manica di stupidi/e ma utili idioti/e e dal basso verso il basso per una più sopraffina manipolazione. Così ci si portano dentro delle incolmabili ferite con cui si è costretti a convivere ma che rimangono li e non si spostano di un millimetro. Se uno/a non  è scemo/a, deve riguardare le cose dopo voltandosi indietro senza cadere nel tranello del comodo che è quello di darsi le risposte che vorremmo sentirci dire e quindi, auto giustificative dei propri comportamenti.

Ero sempre stato convinto che queste due canzoni dell'album "A kind of magic", non fossero state scritte dai Queen. Loro che sono spesso andati avanti a "slogan" in musica, parlano di altro. Di sentimenti e di sentimenti struggenti che travalicano il tempo e di assolute verità. "Pain il so close to pleasure" (il dolore è così vicino al piacere), ed è vero. E' quella situazione che mi venne in mente quando per la prima volta la ascoltai. "La lama del rasoio". Un filo così sottile dove se si cade da una parte quel dolore è solo dolore e dall'altra in cui lo stesso non è sufficiente a dare piacere. Era il periodo in cui si diceva o forse già confessato, che Freddie si accompagnsse con (Rudol'f Chametovič), Nureev ma non importa poi molto. Le mie prime scoperte più profonde del SM si invece. Di come "spingendo" si riesca a spostare il limite delle persone in avanti a certe determinate condizioni.
Rimane un filo conduttore che passa attraverso l'inesorabilità del tempo. Quello che si dice per conquistare una persona e quello che esce dall'inconscio una volta persa l'attenzione a quello che si dice (di pensare).
Eppure...
完璧な花は珍しいものです。人生で完璧な花を探していたら、それは無駄な人生ではありません。
Kanpekina hana wa mezurashī monodesu. Jinsei de kanpekina hana o sagashite itara, sore wa mudana jinseide wa arimasen.
Il fiore perfetto è una cosa rara, se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.

"È un esempio dell’amore per la natura che si riflette in ogni tempio e in ogni dimora: tutto è curato, solo ciò che è utile, niente è sprecato.  È un esempio di come tutto ciò che l’uomo fa debba essere affrontato “vitalmente”: sentirsi vivere è uno spreco, ascoltarsi vivere è pienezza, è vero potere (1). Il fiore perfetto, la bellezza che si fonde con l’onore. Cos’è l’onore? Forse la fierezza dell’essere puri, incontaminati dalla paura e dalla rabbia, consapevoli della propria esistenza e della propria finalità, consapevoli che il destino riserva qualcosa ma che ogni attimo è vita. (2)" ma anche "Per il vero amore val la pena aspettare tutta la vita perché  l'amore  è  un fiore rarissimo , parlo di vero amore".

Nel sunto la Via è la costante crescita di se stessi per se stessi ma consapevolmente in armonia con la natura, il mondo e quindi si, anche con l'amore e la persona che lo custodisce. Nessun sopruso, nessun abuso. Niente è "mio". Tutto decade, tutto trasmuta in altro ma si porta dietro la reminiscènza del passato, della vita precedente, del rapporto che c'è stato e di quello che forse, al mutare di condizioni può anche riprendere. Niente accade a caso.

Ultimamente i "maglioni" si son fatti più insistenti. Voci e visioni che riemergono, persone che riappaiono o vite che finiscono. Strano è subire questo. E' bastato riscriverlo, il ripensarci, il tornare ad aprirsi e di nuovo qua c'è un via vai inaspettato. Non è bello sapere che una persona se ne andrà. Non sai quando, non sai come ma così è. Alle volte nell'arco di pochi minuti o ore, altre a giorni o mesi. Puoi solo prepararti e si che è il ciclo della vita, lo sappiamo tutti ma è un oltre senza un ponte di congiunzione. Quello dopo è altro e qui finisce, punto.

Così nel passato, l'idea stessa di stare pelle a pelle era quasi una visione mistica, divina, esaltante, impareggiabile. Un privilegio assoluto. Poi arrivano le ferite e quella stessa pelle che qualcuna ha reso viscida, traditrice, falsa e brutta, si riflette come un'ombra incombente sulla pelle di tutte e in un attimo non è più piacere. Solo qualcosa da cui fuggire, da stargli lontano. Strano è. Ho incontrato tante donne che sono state violentate nella mente ed alle volte anche nel corpo ed era ed è sempre dovuta comprensione e ricostruzione. Se si gira la frittata non c'è niente. Solo solitudine. Sono problemi tuoi. Tu sei un uomo, arrangiati e da gente così voglio stargli lontano.

E voglio anche stare lontano che quando magari fai vedere la ferita a qualcuno/a non ti valuta la stessa ma esprime un giudizio sui piedi. Sono piedi che lavorano, che invecchiano come tutti e hanno la sua storia ma è la ferita che genera dolore perché deriva da un danno indelebile. Persone che cercano altre persone con un mi "deve piacere" riferito a quanto uno/a si cura, a quanto pesa a quanto è alto/a, magro/a, a che tipo di voce ha e non prestano attenzione a quello che esce dalle loro bocche confortato e confermato dai gesti. Poi non trovano dialogo ed in assenza di questo, manco intesa a letto che per quella va a finire, ci vuole un sacco di tempo ed una assoluta sincerità e lealtà. Persone sposate che sono andate in chiesa facendo giuramenti che di per se sono falsi o che generano scappatoie. "Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita." Dice la promessa di matrimonio in chiesa ma si sa, la fedeltà è legata al comodo e l'interesse. Come il cane che ha un padrone ed è raro che al cambio di padrone lo stesso, non sia nuovamente fedele al prossimo. Non impossibili no, ma si contano su poche dita rispetto al resto. Nessuno giura lealtà, cosa alquanto diversa. Vi infilate in chiesa, davanti ad un Dio in cui (anche giustamente), credete ma così, per allenamento della memoria, siete mai stati al mare?
 
Lì, raccogliete una manciata di sabbia e provate a contare i granelli. Poi provate a pensare quante altre ne riuscirete a prenderne fino a svuotarla. Con tutta probabilità non riuscirete manco a pensarci, a formulare un numero anche di poco avvicinabile. Eppure se alzate gli occhi al cielo, in un forse unico universo, di quelle stelle ce ne sono di più di quanti granelli di sabbia ce ne siano su tutta la terra e non solo nella vostra mano o nella vostra spiaggia. Anche se solo ogni stella avesse solamente 4 pianeti in orbita, la possibilità che delle forme di vita più o meno evolute siano in essere, sono miliardi, di miliardi, di miliardi, di miliardi, di miliardi... tanto da non riuscire a scrivere questo numero manco con un esponente. Voi credete in un dio si? Magari in grado di ascoltare i vostri cazzi mentre intorno a lui si giocano le intere esistenze di civiltà magari legate ad un'esplosione di supernova. ECCOMENO'! Il vostro Dio è legato alla vostra esclusiva felicità, ai vostri problemi, a dei giuramenti richiesti perché è scritto sulla bibbia o su un altro testo sacro. Svegliatevi. Sono pieni di sfondoni, di pezzi messi assieme a seconda dell'interesse e null'altro. Invenzioni e prescrizioni passate come regole bibliche, invece poi aggiunte e/o modificate nel corso del tempo. Insomma: ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità", qui ha raggiunto veramente il top.
Non esistono assoluti in questo mondo. Ogni forma vivente è diversa dall'altra e nell'eguaglianza, muta in altro quindi parlare di unicità e di possesso sono mali assoluti. Il cane non è vostro, è lui che si è fatto scegliere. Il gatto non il è il vostro gatto, ma voi siete del gatto. Anche loro sono possessivi ma fino a che c'è rispetto reciproco altrimenti se possono, scappano. Le cose devono andare nei due sensi, sempre. Cercate il bello da vedere? Non cercate la sostanza.
Cercate la sostanza? Non guardate troppo al bello. 
Cercate delle soddisfazioni a letto solo per godere? Cercate l'abilità.
Cercate il dialogo? Cercate qualcuno che vi capisce.
Cercate l'appagamento? Qualcuno che amate.
Ma, se volete davvero stare bene con qualcuno/a l'unica cosa tra queste non indispensabile è la prima. Il tempo non si ferma. Il bello da vedere è legato solo alla magia del DNA alle volte in uno stretto lasso di tempo.
Non c'è un Dio a cui chiedere aiuto se non l'occasione per che il destino, il fato, la vita vi possa mettere davanti per fare una scelta ma spetta a voi quel cammino. Non ad altri.
Namasté.