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mercoledì 19 maggio 2021

Addio Maestro

Ho scritto tante bozze e non ne ho pubblicata una. Oggi devo.
Tanto ormai lo sapete tutti che se ne è andato Battiato. La prima autoradio. "Cerco un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente" mi risuonava nelle testa e lo ha fatto per tanti anni.
Nello Zen l'energia dell'anima dimora nel ventre. L'energia esce da li su per la bocca. I samurai usavano tagliarsi la pancia per compiere il suicidio rituale ma farlo "è assurdo come modo di uccidersi. Di solito non si può morire subito e si soffre forte dolore a lungo, però fu usato per quasi 700 anni. Circa la ragione, il dott. Nitobe Inazo (新渡戸稲造) scrive nel suo libro "Bushido: l'anima del Giappone" 『武士道』: per le credenze anatomiche antiche l'anima e l'affezione umana dimorano in ventre, e quindi era creduto che tagliarsi la pancia fosse il modo di uccidersi secondo bushido, mostrando la propria anima" (da https://unaparolaalgiorno.it/significato/harakiri).
Mostrando la propria anima... muble, muble. Come si fa a vedere l'anima? Non si può. Si può forse sentirla? Ebbene si.
Però ogni anima non è molto abituata a fare confusione. Difficile sentire la parola dell'anima ma tanto anche. Bisogna riuscire a fare meno frastuono di quella che si vuole ascoltare. In altre parole bisogna annullare i propri pensieri, la propria energia e fare un vuoto così che quell'anima entri dentro di noi. Questa cosa è possibile solo con la meditazione.
Ogni anima però non è mai del tutto buona o mai del tutto cattiva. La filosofia dello Yin e yang. Il giorno e la notte, le due facce della medesima medaglia e senza una, non può esistere l'altra. Anni fa avevo affrontato questo argomento e mi chiedevo come mai fosse così difficile arrivare alla fusione di due o più persone in quest'ambiente elettronico. Troppi rumori, troppa fretta, troppa superficialità, troppo tutto e subito.
Eppure la vostra anima che alcuni chiamano anche coscienza, è l'essenza di voi stessi. L'essenza di tutti. Spesso imperfetta e paurosa. I fallimenti che abbiamo avuto, le debolezze, le persone che ci hanno deluso, alle volte anche il nostro rapporto con i genitori da forme bislacche alle proprie anime.
Così torno ad una Rossella di tanti anni fa che non apparteneva né al mondo SM, né alla filosofia orientale Entrammo in una camera e una volta spogliata cercai di farla rilassare, priva di peso, di luogo e di forma e per la prima volta successe e quasi sviene con un fil di voce sussurrando: "è bellissimo".
Si lo è e tanto anche ma ogni cosa ha un prezzo e quello di questa "fusione", è il rendere indietro un'anima più leggera, più felice e serena ma la parte Yin rimane inevitabilmente dentro di noi, di me.
Non importa quanto si cerchi di scaricarla, toccando ferro e rame messi a terra. Facendo scorrere acqua sul dorso delle mani che fluisca via da tutte e cinque le dita. Qualcosa rimane.
Quindi il dubbio che poi investe tutte le cose in un rapporto: perché farlo e dove fermarsi? La prima mi è sempre parsa una domanda stupida. Perché avere un rapporto? Perché avere piacere e darlo? Perché non riceverlo? Perché il fare è parte fondamentale di una relazione che sia di letto o di lavoro o di amicizia, semplicemente il non farlo azzera la medesima. Il vero punto è dove fermarsi ma questo è sempre soggettivo. Per alcuni magari è difficile appendere una persona, per altri è un gioco naturale. Per i primi sarà una fatica immane, per gli altri no. Così per me è sempre stato troppo facile fare molte cose questa inclusa e il "premio" è sempre stato il vedere lei arrivare all'estasi mentre la gran parte della massa porta solo al piacere. Estasi: Genericamente, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima che al culmine della sua esperienza religiosa, perduta la coscienza del mondo fisico e di ogni legame corporeo, si innalza alla contemplazione del divino ed entra in immediata comunione con esso: essere rapito in estasi andare in estasi. (Treccani).

Ci sono molti modi di vivere la vita, tutti diversi, tutti validi fino a che il diritto di soddisfare i propri bisogni non distrugge o sopraffà quelli degli altri. C'è chi non gliene frega una beata minchia (Laqualunque dixit), e chi in qualche modo vorrebbe lasciare qualcosa di buono per gli altri, per chi ha vicino e anche per chi no. Queste credo, siano le sole cose che contino in una vita che spesso non è giusta ma solo un terno al lotto. C'è chi ha fatto piccole cose e chi ha dato la vita per il suo ideale. Georg Wilhelm Friedrich Hegel sostiene che in fare questo sia l'intenzione che l'azione devono essere buoni altrimenti è solo ipocrisia. Ci sta che un atto cattivo infatti, ottenga degli effetti positivi ma non sposta il punto di una virgola. Intenzione ed azione devono andare di pari passo, così come ogni gesto o parola. 

Qui di tutto ciò non trovo più niente. Nessuna relazione, nessuno scopo che il piacere fintanto che dura poi a fanculo e anche in pochi secondi dal "ti amo" al "chi ti conosce, chi cazzo sei". Così per lungo giro di parole, tra le tante e forse anche troppe ho visto gente ritrovare il sorriso e crescere. Ho visto persone per anni insoddisfatte per ragioni mentali, blocchi, turbamenti, non piacersi, non sentirsi adeguati, non essere in grado di superare da soli i propri limiti e risolverli, passare da questi stati ad altri in cui quasi con un colpo di spugna, tutto questo sparisce. Merito mio? Forse, mi piace pensarlo ma come ogni master non sarebbe nessuno senza la sua slave e vice versa. Il merito è sempre di credersi e di fidarsi per ogni passo giusto fatto nella via. Così un giorno tizia se ne arrivò con un "tu sei la cura, davvero uno così esiste" ma mi sembrava di rubare il senso della musica del maestro scomparso ieri anche se è così che dovrebbe essere. 
Già perché risolto il problema, la medesima tizia se ne stava tranquillamente cercando un altro da portarsi a casa come se non potendo portare me, potesse avere gli stessi risultati con lui. La prima illusione crollò dopo poco tempo, la seconda, quella invece di cambiare vita è quella che di nuovo uccide se stessi. Se ci si scopre bisex, quello si è. Il trucco è poca cosa è. Tanto più si trovano persone che in una scala da uno a dieci, ci portano vicino a quest'ultimo, tanto più difficile sarà trovarne un'altro/a. La seconda illusione è avere tanti nr due, tre, quattro o quelli che sono e con ognuno vivere un aspetto di se stessi e non funziona. Per assurdo, provate a cucinare qualcosa di semplice. La pommarola senza il pomodoro, o il pomodoro senza la fiamma per cuocerlo. Lo ripeto: "Chi fa calore, la fiamma o la candela?"
Vedete la vita non è solo scelta ma anche equilibrio. C'è chi dice che non importa quante volte cadi ma quante volte ti rialzi. Anche questo è Yin e yang. Anche questo è equilibrio. Imparare a camminare in fondo non è solo mettere un passo davanti al precedente ma di evitare di schiacciare tutte le uova che ci sono tra un passo e l'altro. 

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