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giovedì 17 giugno 2021

Coming out

Con la dovuta simpatia, mi sarei pure leggiermente rotto i coglioni 😂, Mica per altro è ma hanno tutti una paura fottuta del poliamore. Siete sicuri di non essere conformati ad uno standard in cui il "possesso" si applichi anche alle persone?
Tu sei mio, tu sei mia. Il mio padrone, la mia schiava, io ti possiedo, il mio harem, le mie conquiste, la mia bravura e chi ne ha più ne metta ma non voglio dimenticare anche se ho già parlato a sufficienza, io appartengo.😳
Dunque siete convinti un po' tutti che possedere un'auto, una casa, un paracarro fregato all'ultimo tornante della strada più curvosa che avete vicino a casa, sia lo stesso che avere una relazione con una persona. Insomma, il possesso del paracarro equivale alla stessa  cosa che possedere il vostro uomo o donna che sia. Non male. Io, ma sono io, pensavo che alle volte fosse un privilegio poter percorrere un tratto di vita assieme con qualcuno che mi completa, che mi da pace, felicità, dialogo, divertimento, comprensione accompagnati da altrettanta lealtà. Ci sta che sia io che sbaglio è.

Ora, diversi ma diversi anni fa scrissi che la schiavitù è finita e per lo meno adesso è pure un reato. I tempi cambiano ed alle volte in meglio. Quindi chi vi "possiede" sbatte contro l'art 600 c.p., per lo meno dal punto di vista intellettuale. Poco conta a mio avviso che ci sia la consensualità dell/a partner. E' una roba semplicemente da non immaginarsi nemmeno. Però le persone lo fanno in continuamente quasi sempre e comunque. Sono talmente condizionati o non capaci di pensare ed elaborare conclusioni attraverso il ragionamento accompagnato dall'etica (la loro), che non sono capaci di spostarsi da questi principi tanto è forte la psicologia del gregge. E' spesso tutto pieno di giri pindarici per poi scoprire che sono capaci di "amare" attraverso il "possesso" una persona, sola, un figlio solo, un cane solo, uno solo di un qualsiasi insieme. Vi dichiarate bisex e poi avete una relazione o etero o gay, lasciando fuori sempre metà del vostro essere. Ve ne andate in chiesa a sposarvi, vi promettete amore per tutta la vita fino a farlo solo fino a quando vi fa comodo. Alle volte mi domando con quale parte di quella persona che esce con me mi trovo in quel preciso momento e diventa una roba lancinante proprio. Chi c'è qui, la cretina, la zoccola, la santa o la persona perfetta con cui parlare? A me dispiace dirvelo è, non ci esco più con certa gente nemmeno si presenta con i migliori propositi. Non ci riesco più, mi dispiace e qualcuno oggi mi ha dato la risposta: "Al contempo, sebbene sia molto diffusa l’idea secondo cui le persone molto intelligenti sono fredde, è necessario capire che la loro capacità empatica è immensa. Questo le porta, a volte, a preferire l’isolamento per non soffrire, a mantenere le distanze per non essere troppo coinvolti e rimanere in qualche modo feriti."  (https://lamenteemeravigliosa.it)
Ad essere onesti è un po' tutta la vita che è così in ogni aspetto delle cose. Che si tratti di smontare una reflex con una linguetta delle lattine di coca o che ne so, che invece rimontare una pompa dell'idroguida in meno di 5" quando il meccanico è stato li un'ora e mezzo o ancora, stare qui a discutere e scrivere del nulla. Non le ricordo le parole, faccio fatica con i nomi, mi devo scrivere tutto perché nella testa non c'è spazio per l'archivio, serve per il ragionamento. Nemmeno questo è stupido ed anche di questo oggi ho la risposta qui https://www.swissinfo.ch. Beh io a cinque anni facevo il gps ma non sapevo scrivere però leggevo tutti i cartelli stradali e fin che li portavo dove loro volevano andava tutto bene. Quando facevo un ragionamento sopra le righe e che loro non erano in grado di comprendere, ero un emerito cretino. Un po' come qui.😉

Però, per non prendere le burle dei compagni di scuola bisogna prima capire se stessi ma richiede molta introspezione. Sono bisex per un fatto di sesso o sono bisex perché è parte integrante della mia personalità? Sono slave perché mi diverto o lo sono perché è la mia anima che giusta o sbagliata che sia, questa è? Domande, "domande e dubbi che le persone intelligenti si fanno e che in genere gli stupidi proprio non prendono in considerazione" come scrisse Bertrand Russell. Si l'ha scritto pure Charles Bukowsky ha scopiazzato e di brutto anche.
Una volta stabilito chi sei "tu" forse poi ti rendi conto che manco se segui un Dio monoteista, questo comprende la monogamia. O meglio, gli uomini sono tutti poligami, le donne no. Sarà che ci sono degli Dei che fanno differenze sessuali o che qualcuno conti ti meno ai suoi occhi. Ecco, siccome sono buddista anche perché non tollero che qualcuno mi insegni un'etica razzista, preferisco costruirmela da me. La trovo profondamente ingiusta. Non credo manco all'eternità che valga per tutti. Ci sono degli amori che durano una vita, alcuni superano la morte, altri invece che non superano nemmeno le parole giurate l'un l'altra. Ogni cosa insomma ha il suo percorso che non ci è dato conoscere se non dalla prova dei fatti. "Verba volant, scripta manent", dicevano i latini e non fa una piega. Perché ciò che scrivi è quello che fai, quello  che dici è spesso e solo l'immagine che vuoi dare di te al mondo o ancora, come ti piacerebbe essere ma sei talmente incapace che manco credi in te stesso/a per arrivare fino in fondo.

Per chi ci arriva: "...si tratta invece di una scelta permanente, spesso supportata da motivi sociali che de-enfatizzano la proprietà e incoraggiano l’auto-responsabilità" come recita l'articolo di https://www.psiconline.it. Non ci vorrebbe molto a capire ma visto che mi piacerebbe che anche l'ultimo/a lettore capisse o provasse a farlo, la proprietà è regimata da leggi "esterne" e ne delega la sostanza alla legge, mentre l'auto-responsabilità, è in base alla nostra etica. Siamo quindi pienamente responsabili di quello che diciamo e facciamo senza alcun alibi. Non credo onestamente sia un buon segno che una persona adulta cerchi ancora di sottrarsi alla responsabilità addossandone il peso su qualcuno o qualcosa di esterno. "E ma mio marito..." tuo marito non ti ha spinto qui, ci sei venuta da sola, non ti ha chiesto nessuno di prendere o chiedere impegni, l'hai fatto da sola, non ti ha imposto nessuno di dire "Ti amo", non ti ha fatto fare quello che hai fatto né imposto di vivere situazioni che andavano a cercare la tua vera essenza. L'idea che qualcuno possa davvero cambiare qualcun altro è "fuori della grazia di Dio" per come si dice. Se sei bisex o slave è la tua natura, non la "mia". A tal proposito vorrei tanto ricordare la concezione che aveva tal Buonarroti in merito all'arte e che "fossero più nobili le arti del togliere, come la scultura, che quelle del mettere, come la pittura. Lui sosteneva che il blocco di marmo contenesse già l’opera e che quindi allo scultore non resti altro che togliere il superfluo, facendo così affiorare la statua dal marmo". Ebbene, facciamo lo stesso. Tiriamo fuori quello che c'è in chi si apre, non ci aggiungiamo niente. Quello che esce è la vostra natura, null'altro e spetta a voi il compito di accettarvi e vivere la vita per come siete e non per come qualcuno vi ha dipinto. La pietra non cambia, è vecchia come il pianeta. La pittura con due piogge forti sparirà completamente e vale anche per il trucco che vi mettete sugli occhi.

Se volete capirci anche di più, vi rimando a quest'articolo https://www.vanityfair.it di Francesca Favotto che è molto preciso e scevro delle solite americanate che seguitiamo costantemente ad importare da quel paese e di mettere l'occhio sul "poliamore fedele". Devo fare uno sforzo non indifferente per tornare indietro negli anni e del coming out prima di tutto verso me stesso e poi qua. La diversità come ho già detto, in natura è ricchezza. Se voi guardate gli organismi monocellulari rispetto alle forme più evolute si nota subito la macroscopica differenza. In un protozoo ognuno pensa per se e dio per tutti. In un uomo quei protozoi sono diventati le cellule del fegato, dei reni, dell'intestino, del sistema circolatorio e nervoso, dell'apparato scheletrico. Sono diventate cellule muscolari, quelle della retina, della cornea, quelle del naso, le nostre orecchie fino a si specializzarsi in un compito preciso ma per dare origine e forma ad un organismo evoluto qual'è il sapiens. Avete mai incontrato per caso un fegato mentre stava a far quattro passi per strada? Non credo proprio. Il resto, nella spazzatura. Quindi se ben ci pensate  amate e fate sesso con una serie di organi diversi ma compatibili che unendosi insieme fanno di noi quello che siamo. Devo per forza dedurre che molta gente se ne va in giro con l'ascia vikinga o di shininig a fare a pezzi le persone e se stessi per prendere solo quello che gli pare e piace. Non è logico, non c'è buon senso, non è semplicemente un cazzo di nulla. Perché alla fine è la cosa che mi sono chiesto per passare subito dopo al non mentire nemmeno a se stessi. Persone diverse, spesso fanno dei percorsi simili. Nella pagina https://pasionaria.it anche Samanta segue gli stessi percorsi ma no, non ha mai avuto niente a che vedere con me. Sarà perché gli manca una consonante o perché questa ha abbastanza palle da andare fino fino in fondo a ciò che si crede. Ai miei occhi è la stessa differenza che c'è tra lo scegliersi un pasto e quello di mangiare invece quello che trovi o che ti danno quindi ha ancora sempre più senso: "Cogito, ergo sum" però fa attenzione a quello che cazzo si pensa o si rischia seriamente di avere anche l'illusione di farlo.
Prendiamo due animali di specie diverse da cuccioli e mettili assieme e diverranno compagni inseparabili e questo è il condizionamento dell'età. Giocano, costruiscono così empatia e diventano inseparabili. Si vedono della stessa razza e specie e li finisce. Alle volte si incontrano esseri adulti che prima si ignorano, poi si studiano, poi diventano inseparabili. Questi sono animali con una coscienza diversa. Questi si divideranno anche il cibo pur di sopravvivere. Andranno anche a caccia assieme ma al contrario dell'uomo, non si tradiranno MAI anche perché la vita di molta gente è fatta di uno spropositato numero di bugie, la loro no. Loro sanno chiedere scusa, noi no. Preferiamo scappare dalle nostre responsabilità che tanto è il possesso, tra una persona e un giocattolo non c'è molta differenza. Finito il divertimento si cambia e chi se ne... se l'altro/a sta male, soffre, non capisce, non comprende, viene tradito, isolato, fatto passare per l'ultimo dei cafoni perché reagisce. Ribadisco il fatto che si, personalmente reagisco eccome soprattutto quando non ho fatto niente di niente, di niente per meritarmi questo.
Mi son capitate persone sposate e "stranamente" forse per molti, non ho mai cercato di portar via lei da lui o fare in modo che si allontanassero tra di loro cosciente che un marito non può dare le stesse cose di un master in un rapporto SM e vice versa. Però vai a spiegare alla coppia di cretini della diversità del rapporto. Fa in modo che lei lo dica a lui prima o durante con la sicurezza che non lo farà mai conscia della reazione inconsulta e senza riflessione che la paura della perdita dell'oggetto di possesso possa causare. Primo, chi te la toglie e secondo dovrei ricordare che lo diceva anche a me. Sarà perché ci sono dei suoi diversi, che cazzo ne so o semplicemente perché sono inciampato in una folta manica di stronze?
Il fuggi, fuggi generale proprio. Grazie è. Muore il papà di una del gruppo, dopo una butta malattia, problemi in casa, con il lavoro e via così e gli dai una mano. Parrebbe il minimo, per lo meno a me. Ma il mondo è una ruota che gira. Una volta tocca a te, una volta a me e quando tocca a me manco una cazzo di telefonata per dire condoglianze Sir (o quel che l'è). Nulla maremma puttana, nulla. Che cosa abbiamo noi "diversi" rispetto a voi spiegatemelo. Abbiamo più empatia come dicono gli studi? Vediamo più lontano di molti? Forse, io non lo so davvero l'unica cosa che so è che non c'è stata nessuna che m'abbia fatto cambiare idea sul genere femminile. Insomma son passato da un robusto numero si sociopatiche a quelle paranoiche. Le prime spariscono senza alcuna spiegazione. Ti cambiano la serratura di casa e se bussi fanno anche finta di non conoscerti. Insomma, in quanto a violenza psicologica siete delle vere e proprie artiste e psss, spesso sta roba è proprio ad uso, consumo ed abuso da parte delle "Signore".  Basta dare un'occhiatella a sti due siti:
1) https://www.osservatoriodiritti.it
2) https://www.ipsico.it
Nel numero due si parla di uomini su donne ma non cambia nulla in realtà. L'effetto ed il modo è lo stesso e tutto nasce sempre dall'oggettificazione. Non siamo persone con cui facciamo assieme per libera scelta un percorso di vita e magari durante il quale prendiamo impegni comuni. Siamo solo dei robi da usare, dei bei giochini da buttare nel cestino nascondendosi dietro il muro della privacy. E chi vi piglierebbe se aveste l'etichetta: "Sono una cosa"? Nessuno! Mentre cerchi di capire cosa sia successo e ti senti stupido, inadeguato, colpevole di alzare la voce, mentre tutto il mondo che avevi sotto i piedi sparisce in un attimo e crolli come un castello di carta davanti ad una tempesta, quella se ne va in giro come se avesse tutte le ragioni. E non te lo spieghi se non te lo spiegano perché ci cadiamo anche noi, "gli esperti", anche quelli laureati. Loro sono ladri/e di anime professionisti/e e l' "orco" sei sempre tu perché sei un uomo. Ogni tanto mi vedo qualche puntata di "Alta infedeltà" e mi fa sorridere come si, qualcuno faccia seguire il silenzio al mondo ma altri fanno dei casini micidiali per poi tutti i generi, se ne vanno in tv a raccontare la propria storia con tanto di faccia reale. Figli della monogamia, dei canoni della società, dell'incapacità di un auto responsabilità, di essere cresciuti e che le vite degli altri non sono giocattoli. Non importa se fanno tutti così, son tutti pecore e nel gregge, ce ne sono anche di quelle parecchio scure. Per quanto riguarda il sito 2, l'80% subite tutte. "Cosa semini tu" mi chiese una? "Quel che mi danno risposi. Se riempi un barattolo di 💩, che diavolo vuoi tirarci fuori, un dolce?"

Fanno anche finta di non essersi accorte che avrebbero dovuto essere prima di tutto rapporti umani e non godere e basta. Si son fatte fare di tutto e "subito" godendo di tutto eppure se ne vanno senza una spiegazione, senza rispetto. Mentre per un poliamoroso il rispetto e la lealtà è la base di tutto, per la massa l'unico interesse è godere e dire e pronunciare parole vote tante volte fino a che bugia non diventi verità.
Cosa si cerca nello Zen? Armonia e pace interiore, allontanare la sofferenza. Cos'è il poliamore (e non il pretesto per saltare da un letto all'altro che dicesi dissolutezza)? 
"Le relazioni poliamorose non sono relazioni promiscue dove le persone vivono liberamente la propria esperienza sessuale. Il poliamore è, come sottolinea il termine stesso, espressione di sentimenti, ricerca dell’intimità (anche sessuale) e dell’affettività con più persone. Un orientamento relazionale dove affettività, amore e sesso convivono in perfetta armonia."
https://www.psicologiacontemporanea.it Scommetto che da buddiste convinte adesso ripudierete pure questo magari diventando completamente atee. Però io ve lo dico, il problema non è la religione ma la vostra testa piena talmente di preconcetti e di idee sbagliate che non riuscirebbe manco ad entrarci un quark. Con questo non sono il portatore della verità che a sto punto avrò di nuovo la solita manica di polemici in vena di darmi torto e di sputtanarmi che metteranno di sicuro in discussione tutto. Mi aspetto ancora altrettanto silenzio di chi ha intravisto o è stato alle stelle e poi mi ha letteralmente accoltellato senza ragione ma semplicemente trovare il capro espiatorio di una "colpa" che vi portate dentro in prima persona. Credo davvero che il vero peccato originale non sia la mela della conoscenza,  ma quella dell'ottusità nonostante l'aver ricevuto il pomo. Levarsi dai coglioni nel caso, prego. La presenza di tali soggetti non è né richiesta, né benvenuta. 👿
Siete contente Signore? 😀


giovedì 20 maggio 2021

E chissà che non ve lo siate perso.... Figaro, il mio specchio.

Non c'è molto da dire che non sia già nel video no?
Magari il post precedente, pur non essendo in ordine chiarifica qualcosa.

"Se banciando non si infiamma passione col fuoco dell'anima, tutto è  vano, anche il bacio."

mercoledì 19 maggio 2021

Addio Maestro

Ho scritto tante bozze e non ne ho pubblicata una. Oggi devo.
Tanto ormai lo sapete tutti che se ne è andato Battiato. La prima autoradio. "Cerco un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente" mi risuonava nelle testa e lo ha fatto per tanti anni.
Nello Zen l'energia dell'anima dimora nel ventre. L'energia esce da li su per la bocca. I samurai usavano tagliarsi la pancia per compiere il suicidio rituale ma farlo "è assurdo come modo di uccidersi. Di solito non si può morire subito e si soffre forte dolore a lungo, però fu usato per quasi 700 anni. Circa la ragione, il dott. Nitobe Inazo (新渡戸稲造) scrive nel suo libro "Bushido: l'anima del Giappone" 『武士道』: per le credenze anatomiche antiche l'anima e l'affezione umana dimorano in ventre, e quindi era creduto che tagliarsi la pancia fosse il modo di uccidersi secondo bushido, mostrando la propria anima" (da https://unaparolaalgiorno.it/significato/harakiri).
Mostrando la propria anima... muble, muble. Come si fa a vedere l'anima? Non si può. Si può forse sentirla? Ebbene si.
Però ogni anima non è molto abituata a fare confusione. Difficile sentire la parola dell'anima ma tanto anche. Bisogna riuscire a fare meno frastuono di quella che si vuole ascoltare. In altre parole bisogna annullare i propri pensieri, la propria energia e fare un vuoto così che quell'anima entri dentro di noi. Questa cosa è possibile solo con la meditazione.
Ogni anima però non è mai del tutto buona o mai del tutto cattiva. La filosofia dello Yin e yang. Il giorno e la notte, le due facce della medesima medaglia e senza una, non può esistere l'altra. Anni fa avevo affrontato questo argomento e mi chiedevo come mai fosse così difficile arrivare alla fusione di due o più persone in quest'ambiente elettronico. Troppi rumori, troppa fretta, troppa superficialità, troppo tutto e subito.
Eppure la vostra anima che alcuni chiamano anche coscienza, è l'essenza di voi stessi. L'essenza di tutti. Spesso imperfetta e paurosa. I fallimenti che abbiamo avuto, le debolezze, le persone che ci hanno deluso, alle volte anche il nostro rapporto con i genitori da forme bislacche alle proprie anime.
Così torno ad una Rossella di tanti anni fa che non apparteneva né al mondo SM, né alla filosofia orientale Entrammo in una camera e una volta spogliata cercai di farla rilassare, priva di peso, di luogo e di forma e per la prima volta successe e quasi sviene con un fil di voce sussurrando: "è bellissimo".
Si lo è e tanto anche ma ogni cosa ha un prezzo e quello di questa "fusione", è il rendere indietro un'anima più leggera, più felice e serena ma la parte Yin rimane inevitabilmente dentro di noi, di me.
Non importa quanto si cerchi di scaricarla, toccando ferro e rame messi a terra. Facendo scorrere acqua sul dorso delle mani che fluisca via da tutte e cinque le dita. Qualcosa rimane.
Quindi il dubbio che poi investe tutte le cose in un rapporto: perché farlo e dove fermarsi? La prima mi è sempre parsa una domanda stupida. Perché avere un rapporto? Perché avere piacere e darlo? Perché non riceverlo? Perché il fare è parte fondamentale di una relazione che sia di letto o di lavoro o di amicizia, semplicemente il non farlo azzera la medesima. Il vero punto è dove fermarsi ma questo è sempre soggettivo. Per alcuni magari è difficile appendere una persona, per altri è un gioco naturale. Per i primi sarà una fatica immane, per gli altri no. Così per me è sempre stato troppo facile fare molte cose questa inclusa e il "premio" è sempre stato il vedere lei arrivare all'estasi mentre la gran parte della massa porta solo al piacere. Estasi: Genericamente, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima che al culmine della sua esperienza religiosa, perduta la coscienza del mondo fisico e di ogni legame corporeo, si innalza alla contemplazione del divino ed entra in immediata comunione con esso: essere rapito in estasi andare in estasi. (Treccani).

Ci sono molti modi di vivere la vita, tutti diversi, tutti validi fino a che il diritto di soddisfare i propri bisogni non distrugge o sopraffà quelli degli altri. C'è chi non gliene frega una beata minchia (Laqualunque dixit), e chi in qualche modo vorrebbe lasciare qualcosa di buono per gli altri, per chi ha vicino e anche per chi no. Queste credo, siano le sole cose che contino in una vita che spesso non è giusta ma solo un terno al lotto. C'è chi ha fatto piccole cose e chi ha dato la vita per il suo ideale. Georg Wilhelm Friedrich Hegel sostiene che in fare questo sia l'intenzione che l'azione devono essere buoni altrimenti è solo ipocrisia. Ci sta che un atto cattivo infatti, ottenga degli effetti positivi ma non sposta il punto di una virgola. Intenzione ed azione devono andare di pari passo, così come ogni gesto o parola. 

Qui di tutto ciò non trovo più niente. Nessuna relazione, nessuno scopo che il piacere fintanto che dura poi a fanculo e anche in pochi secondi dal "ti amo" al "chi ti conosce, chi cazzo sei". Così per lungo giro di parole, tra le tante e forse anche troppe ho visto gente ritrovare il sorriso e crescere. Ho visto persone per anni insoddisfatte per ragioni mentali, blocchi, turbamenti, non piacersi, non sentirsi adeguati, non essere in grado di superare da soli i propri limiti e risolverli, passare da questi stati ad altri in cui quasi con un colpo di spugna, tutto questo sparisce. Merito mio? Forse, mi piace pensarlo ma come ogni master non sarebbe nessuno senza la sua slave e vice versa. Il merito è sempre di credersi e di fidarsi per ogni passo giusto fatto nella via. Così un giorno tizia se ne arrivò con un "tu sei la cura, davvero uno così esiste" ma mi sembrava di rubare il senso della musica del maestro scomparso ieri anche se è così che dovrebbe essere. 
Già perché risolto il problema, la medesima tizia se ne stava tranquillamente cercando un altro da portarsi a casa come se non potendo portare me, potesse avere gli stessi risultati con lui. La prima illusione crollò dopo poco tempo, la seconda, quella invece di cambiare vita è quella che di nuovo uccide se stessi. Se ci si scopre bisex, quello si è. Il trucco è poca cosa è. Tanto più si trovano persone che in una scala da uno a dieci, ci portano vicino a quest'ultimo, tanto più difficile sarà trovarne un'altro/a. La seconda illusione è avere tanti nr due, tre, quattro o quelli che sono e con ognuno vivere un aspetto di se stessi e non funziona. Per assurdo, provate a cucinare qualcosa di semplice. La pommarola senza il pomodoro, o il pomodoro senza la fiamma per cuocerlo. Lo ripeto: "Chi fa calore, la fiamma o la candela?"
Vedete la vita non è solo scelta ma anche equilibrio. C'è chi dice che non importa quante volte cadi ma quante volte ti rialzi. Anche questo è Yin e yang. Anche questo è equilibrio. Imparare a camminare in fondo non è solo mettere un passo davanti al precedente ma di evitare di schiacciare tutte le uova che ci sono tra un passo e l'altro. 

martedì 27 ottobre 2020

Video e musica - I will always love you 2020

Ci ho riprovato e riprovo a postare in automatico sul blog e sui social. Doveva essere così? Non lo so. Se si parla di amore vero allora dovrebbe arrivare fino in fondo altrimenti era un calesse oppure nemmeno quello. Magari solo un sfizio di qualcun@ annoiat@ che usa gli altri per i propri scopi. Buona visione.




venerdì 25 settembre 2020

Porno, erotismo o erotismo esplicito o c'è altro a cui non avreste mai pensato.

Tattoo rose naked
Parlavo con un'amica e guardando un video mi dice che per lei "è troppo porno". Così ho cominciato a rifletterci su.
Cos'è il porno? Domanda cretina si, ma mica tanto.
E per affrontare sta cosa devo per forza avere dei punti certi, altrimenti è impossibile da argomentare. Pertanto il primo punto è che tutti qui parliamo il "volgare". Quindi la parola "volgare" come dispregiativo non esiste. Ci sono semmai parole più belle e più brutte che usiamo ma anche qui siamo sul personale.
Il secondo punto è che ognuno di noi fa sesso. La nudità non è volgare, nemmeno un atto sessuale lo è. Semmai è come si fa e con chi. Chi considera il sesso volgare o osceno ha in genere dei seri problemi educativi che ha assimilato e reso suoi fino a non potersene staccare. Il sesso è come il cibo. Ci viene fornito per anni da parte dei genitori. Impariamo a considerare le cose buone e le cose cattive in base a quello che ci viene insegnato, spesso attraverso una cultura approssimativa. Il sesso fa in genere una regione tutta a se. Alle volte, la religione condiziona tutto. Altre volte il non parlarne è ancora peggio che nessuno aiuta i figli a crescere in modo corretto. Poi ci dovrebbe essere comunque la fase di adulti in cui si comincia a ragionare e mettere tutto in discussione. In alcuni casi questa fase non c'è e siamo li, di nuovo d'accapo. Adulti anagraficamente che ragionano con la testa di un bambino. D'altra parte ognuno è libero di stare nella prigione che si è creato da solo.

La differenza tra un atto morale anche a letto ed uno solamente meccanico, non dipende di sicuro da quello che si vede ma cosa ci si mette. Chi fa sesso per scopare e chi scopa per fare all'amore. Cambia qualcosa nella pratica? No. Assolutamente nulla perché così stanno le cose. Il buon sesso è fatto di gemiti, succo di fica, sperma, squirting (e che può andare dal quasi niente al notevole), saliva, sudore, alle volte pissing, sapori ed odori forti o per lo meno inusuali e/o inaspettati per gran parte delle persone. Metti un plug, dilatazione 4 e lascialo li per una ventina di minuti o fai del fisting anale, un dong, qualcosa di "robusto" e quando lo togli ci saranno dei peti incontrollati. Fa parte del gioco. Far buon sesso è anche un modo di amare chi si porta a letto. Non è forse porno lo stare li tra le sue cosce mentre che diavolo ne so, gli fai un Gspot, la riempi con quello che capita e mentre lei impazzisce guardi mentre gode e stai attento alle sue reazioni per farla impazzire di più? Perché è porno in diretta proprio. Oppure no? Boh! 😂😜 L'uno, scopa per l'altra e vice-versa perché verrà il suo turno in cui è lei che tira un pompino e guarda...
Ma no, aspetta, bendati o luce spenta, al buio. Ma allora essere fica a che serve se non si vede un caxxo? 
Quindi l'atto materiale è o dovrebbe essere un leitmotiv per tutti. Certo, il resto come i sentimenti non si vedono. Non sono tangibili ma fanno parte di ogni sano rapporto di coppia anche allargata. C'è tanta. ma tanta, ma tanta differenza tra il libertinaggio e la dissolutezza e il poliamore.

Poi c'è il linguaggio. Che una dica la famosa frase del film travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto di Raffaella che rivolgendosi a Gennaro gli chiede: "Sodomizzami" o che in altro modo avrebbe potuto dire che ne so: inculami, fammi il culo, il lato b o quel che vi pare, il risultato non cambia. Sempre nel culo va a finire. Sta di fatto che il sesso è istinto, non educazione formale. Anche perché le parole possono eccitare tanto quanto l'azione stessa. Non a caso in Toscana diciamo: "A tavola e a letto, senza rispetto (quel che ci sta, ci vuole)". Tenere distanti le parole che si usano quando siamo in compagnia di altri o sconosciuti non è solo sintomo di saggezza e di buona educazione ma serve anche mentalmente a separare la quotidianità da un letto che può anche essere estremo o rude. D'altra parte si cercano partners con le nostre stesse attitudini. E' un po' come qua. Ho sempre cercato di scrivere il più possibile "volgare" perché arrivasse a tutti, non ad un' elite linguisticamente colta e un po' "aristocratica".

Allora come si fa nella sostanza a parlare di SM in musica rappresentando situazioni reali di letto senza scadere nel porno?

Eppure di porno più o meno spinti ne ho fatti di movies e lo so quali sono. Questo è uno di quelli: Such a shame e sex bomb  e ne ho altri anche se non pubblicati. Questi sono fatti con un altro scopo che parlare di sentimenti. Altri invece no come I will always love you, Adagio, Gli angeli, the miracle of love e non ultimi ma tra i più belli che penso di aver fatto: Zen, Amore, sono di sicuro di un'altra pasta ed altro spessore. Allora perché è cosi difficile per qualcuno capirne la differenza o che sia tutto "porno", davvero? 😕
Vero, sono su un sito russo quindi... quelli che sono andati per la maggiore sono Bolero e sex bomb. Alcune canzoni probabilmente erano di tempi dell'unione sovietica e di sicuro non arrivate o non diffuse come nel mondo occidentale quindi capisco che si tratti di cose un po' sconosciute ma qui no. 

A sto punto devo dire che personalmente il porno non piace. Gran parte dei movie che si trovano sono di una sciatteria pazzesca. Vedi una o due pulzelle che sono costrette a sputare in un buco o sul cazzo del o dei tipi che manco sono eccitate e bagnate. Le senti gemere come se stessero godendo alla morte ma è strachiaro che è tutta una finzione. Manco il sesso è sesso. In genere c'è uno con con un cazzo enorme che non vede l'ora di entrare dentro e si fa letteralmente i cavoli suoi e gli altri subiscono. Il tutto alla fine della frittata si risolve con una sega. Quando trovi due donne, fanno finta di leccarsi e l'unico umidiccio è quello della saliva che si trova in giro. We. Si può urlare vengo, vengo, vengo! Ma le contrazioni muscolari, i movimenti incontrollati del corpo non si possono imitare. E' semplicemente impossibile ma questo è il porno nel 99% dei casi. C'è davvero qualcuno che si eccita a guardare sta roba? Mah!

Niente baci, niente carezze, niente "realtà" che in un video come i miei può essere data dallo sfondo musicale. Anzi. Sono in genere le musiche a cui viene aggiunta una parte visiva in ambito SM.

Per fare un video di 7 minuti come l'ultimo, "Gli angeli", ci sono volute circa 155 foto ed un movie. Per sceglierle, ho visionato circa 5000 foto. Non male è? Ho cambiato e ricambiato quella troppo spinta in quel dato punto. Quella ripetitiva, quella non adatta alla musica e mentre frughi e scarichi alla ricerca di una più bella o con più pixels anche se in bassa definizione, cambi di nuovo e cambi fintanto che in quel momento dici: "Si, adesso va bene". Le immagini che scelgo e che nonostante tutto nel corso degli anni anche in questo blog, pur essendo esplicite, crude e forti, erano li per richiamare qualcosa alla testa che non fosse solo scopare, solo porno. Alle volte mi trovo ad utilizzare le stesse foto perché di meglio non ne escono. Cercate delle foto di baci, su qualsiasi motore di ricerca immagini mondiale. Provateci. Ne troverete una decina di quei baci caldi che un mezzo per "assaporarsi l’anima a fior di labbra". Il resto sono due donne che lo fanno o si scambiano sperma per fare scena. Tanto anche quello lo sputano. In effetti non c'è da portarsi via niente da quelle situazioni.

Non posso nemmeno usare le foto che ho, poche, visto che non colleziono prede, perché non è giusto. Chi fa porno lo fa per scelta e soldo, chi fa sesso dovrebbe farlo per amore. In ogni set in genere c'è qualcuno con la macchina da ripresa e qualcuno con la macchina fotografica. La prima è fatta per le seghe, la seconda per catturare attimi che il film non rende. Non rende mai. Così all'interno di un porno spesso si trovano delle immagini "false" come tutto il film ma che fermano un momento importante, un attimo particolare che non si vedrebbe altrimenti. Voluto, non voluto, non importa, quell'immagine esce ed è quella che finisce nei film o qui e rimane nella mia testa.

Allora mi viene in mente una cosa. Se si tratta di una pulzella narcisista o con delle sue spiccate tendenze, perché non accettare la  delle foto esplicite? Sarebbe il famoso darsi una zappa sui piedi il voler far sesso con il fico e con la fica la cui esteriorità è più importante dell'interiorità e non voler manco guardare e prendere atto di quello che in pratica si porta nel letto. Perché che vi piaccia o no non c'è niente di osceno nella nudità e nel sesso anche estremo o in ogni atto di intimità tra due o più persone quando è fatto per e con a-m-o-r-e e non per godere e basta. Non c'è niente di volgare nell'accarezzarsi l'anima. Quindi scelgo le immagini che trovo, tanto più simili e belle e che ricordano situazioni vissute e che ho (o avevo), in mente di provare. Poi si sa, la pratica è spesso diversa dalla fantasia. Alle volte la supera, alle volte è deludente ma questa è la vita.

La scelta.

 

Queste in macchina ci guardano
tutte e due. No, no, no!

 

Questa guarda in macchina. Ha
un bel cazzo in bocca e la testa
da un'altra parte. NO.

 

Ancora peggio. Questa lo prende
nel culo e anche lei guarda in
macchina.


E si, ci siamo. Azione, vista,
colore immagine. Perfetto.
Reale.

 

Anche questa, perfetta.
Vissuta molte volte con molto
piacere di tutti.

 

Non a caso una delle più
gettonate. Lo sperma è sperma,
non cremina. Le lingue si incrociano,
gli occhi chiusi...

Non esiste sei fico/a e mi innamoro di te perché sei fico/a. Questa è solo apparenza. Illusione e dura in genere fintanto che non trovano un'altra persona più bella, più interessante magari o che incuriosisce loro di più in quel momento. Alle volte semplicemente qualcosa di nuovo. Semplicemente pregno di  disumanità e qui l'avverbio è importante, tantissimo.

Ora, non discuto chi sia meglio dal punto vista generale. Lungi da me dal qualificare pessimo o inadeguato o offensivo il lavoro del cast intero delle prime tre foto. Dico solo che a me non danno niente e non ne pubblico a cui manca un coinvolgimento personale. Che non facciano immergere nella situazione in modo totale, insomma che sia porno e non erotismo esplicito. Per essere più chiaro c'è in tutto questo un po' di PNL (parecchia in effetti), applicata alla comunicazione. Ora, se tutto questo non sfonda sono un po' propenso nell'affermare che la cultura o le esperienze soggettive sono così rigide da non essere aperte a nessuna influenza esterna. Non "bucano", non sollevano dubbi né curiosità e per certi lati mi resta più semplice capire quando ci si imbatte in borderline o egocentrici in cui loro sanno tutto, loro fanno tutto bene e chiunque tenti di minare (secondo il loro punto di vista), le loro sicurezze, che cerchino di tenerci lontano.

Non è mai quello che dicono che fa la differenza ma quello che fanno in modo spontaneo che svela la loro essenza e per questo ci vuole tempo. Prima o poi la loro natura esce fuori. Ricordate il vecchio detto della tigre che "Ovunque la sposti, rimane una tigre". Ecco, esattamente così. Anche se l'ammaestri, vive con te, cresce con te, rimane una tigre, non scordatevelo mai.


La figa non esisteD'altra parte oltre al narcisista curioso a cui piace esplorare e che lascerà che si faccia tutto quanto sia fattibile o possibile fare ed essere asserviti al loro scopo di trarne piacere, ci sono pure quelli la cui personalità granitica non li fa mettere in gioco. La paura di essere inadeguati/e è superiore al senso di curiosità. Ora, non credo sia il caso di passare da un estremo all'altro. I gusti sono e rimangono personali. C'è a chi piacciono i tortellini e chi le tagliatelle e chi ancora la pasta all'uovo proprio non va giù. Sta di fatto che per capire cosa ci piace a tavola bisogna necessariamente assaggiare. Nel letto è la stessa cosa. Però il non saper cucinare non è un dramma mentre il non essere adeguati a letto è una cosa distruttiva ed è così che si rifugge il problema. Evitandolo. Così a chiacchiere sono tutti bravi, tutti cavalieri e principesse invincibili ma quando spunta il drago quello vero, se la danno tutti a gambe levate e si inventano che San Giorgio ne ha fatto fuori uno. Nella realtà quel coglione dentro l'armatura si prese una sfiammata e diventò la prima carne in scatola della storia.

Quando si cerca di capire una persona, non è come nei telefilm che arriva lo psicologo che ti fa delle domande per un'oretta ed in base a quello che si risponde, ci classifica. Non funziona così. E' l'avere dei sassolini e per lo meno due recipienti in cui metterli. Uno dell'umanità, uno della disumanità ed alle volte si sbaglia e vanno spostati di recipiente. Nel mezzo, ci sono altri 256 recipienti più piccoli con diverse sfumature non decisamente visibili. Questo perché le persone, tutte, tendono a nascondere il loro vero io per mille motivi. Fragilità, debolezze, vergogna ma sopratutto con i/le professionisti/e della truffa sentimentale, il bisogno assoluto di non essere scoperti/e per portare a compimento il loro piano. Cercheranno di sviarvi, di dire una cosa e di ribadirla ma i loro atti, a lunga corsa, sveleranno l'arcano qualsiasi esso sia.

Alla fine non è data una causa scatenante o responsabile in toto dell'egocentrismo. Alcuni studi dicono che possano essere caratteri ereditari. Altri ancora parlano di narcisismo trasmesso dai genitori che sopravvalutano i loro figli. In genere sono anch'essi narcisisti. In realtà non è del tutto chiaro e forse sono entrambi i fattori non necessariamente messi assieme. Sta di fatto che è molto diffuso e che il ruolo dei social ne ha premesso la proliferazione. Tutti qui possono parlare e dire la loro e se da un lato è una cosa positiva, dall'altro no. Come più volte scritto, detto e ridetto, gli egocentrici sono ammaliatori con chiunque si trovino a discutere. Quindi se sei uno che vende corde o corsi di corde ad esempio, svenderà la propria mamma dando ragione anche a chi avrebbe più bisogno di uno bravo che di altro pur di vendergli qualcosa, anche se stesso. Sopratutto se stesso come guru di quello che fa. Spazzatura. Ecco, quello è porno anche se corde e tutti sono vestiti. E' porno perché è sciatto, è il lato peggiore di ogni uomo o donna che siano degni di questo nome. 

Adesso è più chiaro? 😊

“Egoista è colui che si ostina a parlare di sé quando tu muori dal desiderio di parlargli di te”. Jean Cocteau. Namasté 😊🙏


giovedì 6 agosto 2020

Noi siamo dei coglioni

Già, proprio come dal titolo.
Vero, alcune storie non vanno. Succede, va messo in conto. Il carattere alle volte non si allinea e non c'è niente da fare. Fa parte del gioco. Questo non dovrebbe significare di buttare nel cesso tutto anche l'amicizia ma qui siamo in Itaglia e a quanto pare l'opzione "buon senso" non ha seguaci o così pochi da non valerne la pena di essere citati. Così magari non ci si parla più perché a letto o nel contorno non è andata però i regali si tengono. Beh, no. Scusate. O ci si ricorda e ci si rispetta per ogni giorno futuro anche solo per quello che abbiamo provato a vivere assieme oppure è tutto da buttare sopratutto i regali. Sono cose materiali e hanno un senso se dentro quegli oggetti ci sono delle energie positive, dei ricordi belli, qualcosa che vale. Ogni oggetto ha la sua energia, anche le rocce ed è possibile ascoltarle mentre crescono. "Il kami e inspiegabile, Anjin-san. E come uno spirito, senza essere come un'anima, senza essere un'anima. Forse e l'essenza immateriale di una cosa o di una persona... dovete sapere che l'uomo diventa un kami dopo la morte, ma che un albero o una roccia o un dipinto sono pure dei Kami. I kami sono venerati, mai adorati. Vivono fra il cielo e la terra e visitano questo Paese degli Dei o lo lasciano, tutto nel medesimo tempo." (dal blog I). C'è un post di un'amica che ha pubblicato l'etimologia della parola amore e che mi ha colpito. Non la conoscevo. Dall'alto della mia ignoranza. Vi metto l'immagine di quel post. Così sono ito a cercare qualche altro significato possibile e tra i molti, mi è uscito questo post arricchito anche da un commento di un lettore: "L'etimologia della parola amore risale al sanscrito kama = desiderio, passione, attrazione (vedi kama-sutra, cioè aforismi, brevi discorsi sul desiderio, sulla passione fisica). Anche il verbo amare risale alla radice indoeuropea ka da cui (c)amare cioè desiderare in maniera viscerale, in modo integrale, totale. Un'altra interpretazione etimologica della parola amore, fa risalire il termine al verbo greco mao = desidero, da cui il latino amor da amare che indica un'attrazione esteriore, viscerale, quasi animalesca da distinguere da un'attrazione mentale, razionale, spirituale per esprimere la quale era usato il verbo diligere, cioè scegliere, desiderare come risultato di una riflessione.
Un'ulteriore e meno probabile ma curiosa ed interessante interpretazione etimologica della parola amore individua nel latino a-mors = senza morte l'origine del termine, quasi a sottolineare l'intensità senza fine di questo potentissimo sentimento. Direi, "il sentimento" per antonomasia..." e Kantor ha aggiunto: "un'altra spiegazione è quella di amore da ama, che vuole dire madre". Questo è il link diretto del post dal sito https://www.etimoitaliano.it
Non contento, sono ito a cercarmi la differenza tra ti amo e ti voglio bene scritto da qualcuno che non fa come me e che pondera parecchio quello che pubblica. Così tra le diverse decine di pagine ho scelto questa: "Voler bene significa rendere nostro ciò che non ci appartiene; desiderare qualcosa per completarsi perché sentiamo che ci manca qualcosa e se non siamo ricambiati soffriamo. Amare significa desiderare il meglio dell’altro/a. Permettere all’altro/a di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro". http://www.psicologiadellamore.it

Se questo è vero, allora devo dire che ho amato tantissimo e che ho voluto bene a pochi/e. Non sono i regali, le foto, gli oggetti che mi fanno ricordare una persona. Lei è dentro di me. Sono quello che sono perché ho vissuto insieme ad altre persone per un certo momento della vita nel bene  e nel male. Ogni ricordo è vivido, reale, accaduto ieri. Non importa se non ho più quell'anello di Vib., che mollò a 20 anni suonati un tipo di 23 per uscire e fare all'amore con uno di 15 perché disse: "c'è tanto di più dentro di te". E' pure strano come i ricordi facciano incrociare problematiche diverse. Lei 20, io 15. Oggi finiremmo in galera. Eppure anche qua i ragazzi uscivano con ragazzine di quell'età. Guai sbagliare la loro prima volta. Mancare loro di rispetto o venivi portato per bocca oltre a quella che è oggi internet dove l'eccesso sbagliato è migliore dell'esempio giusto. Già, pure io uscivo con donne più grandi e anche parecchio. La pedofilia qui non ci incastra una semplice credo (ma forse non so). Sembrava logico uscire con donne mature dal mio punto di vista, per l'inverso, non avevo l'età ma era "normale" e nessuno gridava allo scandalo e questa è un'altra cosa che non capisco. Uscire con una donna matura era un modo per imparare qualcosa nel modo giusto ma anche per avere delle persone con cui poter parlare ed essere capiti piuttosto che con delle "stupide" bambinelle con la testa ancora frollata dall'età. Sta di fatto che poi a 20 (per dirla a parti inverse), non sono mai stato capace di uscire con una 15 enne che davvero mi sembrava di essere un mostro e mi venivano e mi vengono ancora i crampi allo stomaco e gli urti di vomito al solo pensiero.

Mi ricordo come se fosse adesso la vikinga con quel lenzuolo lanciato sulle spalle come se fosse etereo, nella penombra della notte, mentre se ne andava in bagno e quel sorriso... un angelo. Il "mio" angelo. Niente dovuto. Niente. Nessun possesso. Le persone non si possiedono ed alle volte è inutile insistere in un rapporto quando ci si accorge che non si da niente perché non si può dare quello che non si ha.
D'altra parte in ogni storia l'uno/a deve far crescere l'altro/a oppure non è un rapporto ma una semplice condizione statica. Una sopravvivenza a due e null'altro. Un esempio banale in cui sono inciampato spesso nella "crescita di letto" è questo: venire dentro di lei e non contenta la partner ti metteva la topa sulla bocca e se la faceva leccare. Ora, e parlo per me al solito, non è che andavo matto per il mio seme ma mi son sempre rifiutato di togliere la bocca mettendo avanti il suo piacere al mio. Amore appunto anche per le cose che si fanno. "Io" son qui per far godere te, "tu" sei qui per far godere me. Poi quando tocca a lei toglie la bocca. Ecco, il classico caso dove "m'importa un cazzo", lo fai fino a che non ti piace ma sopratutto fino a che non capisci ed è sempre andata così. Anzi, chi toglieva la bocca poi è stata quella che non c'era modo di fargliela levare. Forse per recuperare quello che s'era perso. 😂

Ricordo tutte come se fosse ieri, che siano passati 40 anni o 6 mesi, non cambia niente. E' successo ieri. Basta e avanza. Quando non sarò più in grado di ricordare, sarò morto. Ho perso tante persone belle nella mia vita e quelle più importanti il destino me le ha portate via troppo presto. Quasi che la felicità sia troppa per essere vissuta in questa vita. Sarà nella prossima forse. Un giorno ci rincontreremo, un giorno. In questo mondo o in un altro ma so che succederà. Null'altro conta. Sta di fatto che alle volte i vuoti della vita sono incolmabili e solo presenze evanescenti ed impalpabili riescono in qualche modo a lenire.

Mi ricordo chi ho creduto amiche pensando che l'amicizia fosse la base per costruire un rapporto d'amore. In effetti dietro a questa ricerca che è valsa un post, sempre sul sito https://www.etimoitaliano.it si legge: "Un rapporto d'amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d'amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore." Dacia Maraini. Ecco, prima questo, poi volano i vestiti. Poi nessun freno. Nessuno stop se non quello del buon senso. Così si, ricordo chi credevo leali e sincere per scoprire che erano false e traditrici anche nelle loro stesse parole. Tutti sbagliamo, io il primo soprattutto ad esserci. Mi dispiace, mi hanno messo al mondo e non l'ho scelto. L'unica cosa che ho fatto è scegliere come ho vissuto.
Per comprenderne il senso, vi invito sinceramente a guardare e SENTIRE questo video. Forse tutto è l'evoluzione di una coscienza che pur mantenendo un modo di parlare e di scrivere in prima persona, l'evoluzione interiore è arrivata a questo.

Sta di fatto, come ho già scritto troppe volte e anche ultimamente, che il buddismo è forse la prima forma di psicologia mai codificata. Per estensione ed abbandonando la visione eurocentrista della storia, Buddha, è stato il primo psicologo esistente, non Freud. L'ha fatto con dei concetti più semplici incastonati nel suo  concetto storico-culturale di 2300 anni fa, e non quello freduiano di fine 800, inizio 900 e questo è pure ovvio ma rimane il quanto. Non ci credete? Bene, andate sul vostro motore di ricerca preferito. Scrivete: "la felicità risiede nelle cose materiali?". Oh, non ne trovate uno che l'afferma. Uno argomentato è questo: https://www.lopsicologoonline.it/come-essere-felici-ricerca-felicita/ in cui si sostiene effettivamente che alle volte si, è pure nelle cose materiali ma che il loro possesso o raggiungimento è molto aleatorio, instabile e a lunga corsa anche ingannatorio rivelandosi spesso il contrario di quello che sembra. Stessa cosa affermata nel primo punto dell'ottuplice sentiero del Buddha. Io stesso vi ho spesso detto di non credere a quello che scrivo. Di leggermi e da questo partire per la vostra ricerca. Diffidate di tutti, in buona fede senza odio e provate a contestare quello che dico senza partito preso. Senza un preconcetto o una troppa sicurezza nel vostro "io". Non è vero perché noi lo si pansa ma lo è semplicemente perché lo è. Rischiate di essere schiavi della vostra stessa mente.
Allora, dopo un lungo giro in cui ho tentato di spiegare gli intermezzi ed il ragionamento, torno volentieri a quello che mi ha mosso nel corso della vita e su cui ultimamente ho calcato la mano.
Cos'è l'amore che noi concepiamo, un complesso sistema di rapporti personali e di beni materiali forse?
Sbagliato. Anche l'acqua è composta da idrogeno e ossigeno. Bruciano a guardarli proprio. Assieme danno l'acqua. Il che potrebbe pure contraddire quello che scrivo. Non è così. E' come se uno dei due mantenesse invariata la sua capacità di bruciare. Il bene materiale è esattamente questo. Uno stato che non si altera. Si unisce ma rende l'acqua qualcosa di diverso perché non è acqua ma solo qualcosa che ha il suo stesso aspetto, consistenza ma non la sua sostanza. Un vero e proprio parassita o come ultimamente abbiamo imparato tutti, inganna le cellule, vi penetra e le distrugge come un virus.
L'amore è il flusso (Ryū), tutto quello che viene messo dentro e che deriva dall'io ne inquina il contenuto. Spesso con questo facciamo la fine del pesce che non si accorge che l'acqua è inquinata e non si sposta e li ci muore. Muore la felicità legata all'apparenza non alla sostanza. Il tipo è bello, allora me lo faccio. E vi farete pure una bella scopata, estrema, spinta, di quelle da urlo proprio per poi accorgervi che avrete bisogno di un'altra scopata per ammansire il desiderio che non trova pace. Diventa una droga di una personalità più o meno spiccata di narcisismo, di comportamenti borderline o ancora di insoddisfazione cronica se non durante l'atto. E' come drogarsi. Finito l'effetto della dose, ci vuole un'altra dose.

Così mi accingo a concludere. Adesso che tengo l'occhio vigile, sgamare l'adoratrice dell'apparenza, del concetto di "IO" nel senso più basso del termine è così semplice. Chi vede un piede o una mano brutta ma non la ferita ed il dolore che questa crea, non vale la pena di un caffè. Cambieranno? Non credo. Non importa quanti ti voglio bene dicano, quanto amore ti promettano di dare, come riescano a descrivere quanto gli sei entrato dentro perché è tutto farlocco.
Non riuscirò mai a dimenticare il sesso selvaggio ed il desiderio folle dopo due mesi che non rivedi la tua metà, e chi di rimando, nella stessa situazione sembra una patata lessa che si scusa perché non riesce ad esternare i sentimenti. Non lo può fare, non li ha.
Tanto il culo e le tette cadono anche a voi. La gravità si fa sentire comunque. La pelle si smaglia, si segna di macchie dell'età anagrafica. Non reggete la concorrenza con le ventenni e si vede quanto i masteroni pur di spupazzarsene qualcuna diventano daddy, dom e alle volte tutti assieme coniando nuovi termini e nuove figure. Dando loro sempre ragione, l'accondiscendenza che vale una trombata. Come si sa, l'anima se si crede di averla è l'unica cosa veramente nostra e per lo meno la mia, non è in vendita. Nessun "Faust" che tenga. Per quanto riguarda il resto, inutile continuare a cercare quello che non c'è. Per trovare il fiore perfetto per lo meno ci vuole un campo di fiori ma se anche questo è stato seccato dall'aridità dei sentimenti, non ci sono possibilità ulteriori.
Chi mi segue da un po', sa benissimo che mi son già giocato 7 delle 9 vite di un drago e in qualche modo mi è sempre andata bene. Quindi inutile insistere. Per certi lati è pure strano. Alle volte basta girare a destra invece che a sinistra per non lasciarci la pelle. Come si dice: "Non era la tua ora" ma non cambia un caxxo. Le ferite rimangono e ti impartiscono una sonora lezione. Lasciale perdere quelle li. Quelle che non sono coerenti. Quelle che dicono una cosa e ne fanno un'altra, quelle che i brividi sono solo gli orgasmi che gli procuri e non quelle che prima di tutto vogliono abbracciarti, la ricerca della felicità appunto. Vedi il post precedente.
Così siamo noi dei coglioni, siamo i figli dei Pink, degli U2, di Bowie, degli Spandau Ballet, Di Alan Parson, dei Queen, dei Dire straits e per certi lati anche degli AC/DC. Dei Gun's & roses ma anche dei Bee gees, di Joe Cocker, di Brian Ferry, dei R.E.M., degli ELO, di Phil Collins, di Baglioni, di Mina e Renato Zero,  di Leali e di Tozzi, e mi piace pensare che se devo prendere o dare qualcosa è meglio farlo totalmente che ancora mi emoziono insieme all'altro mezzo miliardo di persone, riascoltando How deep is your love. Mi sconquiffera ancora Vangelis nella colonna sonora di Blade Runner dei titoli finali, o la meravigliosa love theme e si, tears in rain con Rutger Hauer, mentre raccontava a qualcuno che non meritava di essere salvato ma in qualche modo è stato premiato comunque.


«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.»

«Per quelli che credono dell’amore nessuna spiegazione è necessaria. Per quelli che non ci credono nessuna spiegazione è possibile.»
Perché alla fine è così che mi sento. Namasté 😊


mercoledì 29 luglio 2020

Gli ormoni dell'amore e l'inganno.

Tra i tanti ormoni che mettiamo in gioco nel SM forse ci siamo dimenticati del più importante, l'ossitocina appunto.
Abbiamo preso in considerazione l'adrenalina, le endorfine e la prolattina legate anche al fenomeno dell'assuefazione ma dell'ossitocina, della  feniletilamina e della dopamina non ne abbiamo mai parlato.
A tal proposito, per non copiare tutto il testo o per riscriverlo in toto, vi suggerisco di leggere questo articolo molto esplicativo sui meccanismi di auto produzione di ormoni fisiologici fuori scala.

tiro fuori solo questo: "Immagina questa scena: sei di fronte all’uomo dei tuoi sogni. Lui è bello, bellissimo. Vi guardate, lui ti sorride. Fuori campo si vede cupido allontanarsi di gran fetta, ghigno in faccia, arco e frecce in spalla: vi ha appena infilzati per benino. Trascorrono 1,2 secondi e tutte le molecole dell’amore vanno in subbuglio. Ti sembra di volteggiare nel blu dipinto di blu." La situazione può anche invertirsi. Come lui o lei ti guardano, come ti approcciano a te, come ti danno tutto quello che tu ti aspetti. Il primo inganno nasce dall'associazione irrazionale di idee che una persona esteriormente bella, sia altrettanto bella dentro. Mai errore più grande. E' semplicemente frutto di un buco di razionalità nella nostra testa, di educazione tipo il principe azzurro, ricchissimo, principe e bellissimo ma rapidamente ci scordiamo che è solo una favola. E' un po' come la storia femmina= rosa, maschio=azzurro. La sessualità è un misto di gradiente di entrambi i colori e noi diciamo: "Mai sentito dire bello secco, ma bello grasso si". Ecco. Escher ci è andato a nozze con le illusioni ottiche.

 
Fidarsi solamente della propria vista davanti a presone prive di empatia, rispetto e quant'altro circonda lo stile di vita narcisista è praticamente un suicidio a tempo.
Una persona saggia o per lo meno oculata dovrebbe lasciare tempo a che la personalità emerga prima di mollarsi alla lui o alla lei di turno. Il guaio è che questi sanno aspettare.
Ogni persona sana ha bisogno della sua dose si ossitocina. Di sentirsi amato/a, protetto/a, rispettato/a qualsiasi cosa succeda indipendentemente dalla distanza a cui ci si trova.
Garantisco che l'effetto di questa mancanza totale di affettività porta ad uno stato di non benessere. I rapporti umani sono una cosa complessa, così come la giustizia legale non è assolutamente il giusto determinato dalla moralità. Insomma, la propria morale dovrebbe essere qualcosa di più complesso che un insieme di norme scritte sul codice civile e penale. Così a letto, il benessere è qualcosa di più complesso di un "e ora si tromba" anche se bene, estremo, forte quanto vi pare, rimane monco.
Il tradimento della fiducia accordata come spesso succede da parte degli egocentrici, determina una distruzione totale dell'autostima, della socialità, della capacità di interagire di nuovo con fiducia nel prossimo o per lo meno, ci va molto vicino.

Con l'eseltazione negli ultimi anni della fiducia del nulla in cui ci si mette in mostra anche nei modi più stupidi pur di riuscire a farlo, i/le "professionisti/e" qui ci vanno a nozze. Dalle scuole inventate, alle bugie più esagerate ma ripetute fino a diventare verità, il faro culturale si perde in un sexy shop o in "dojo" di shibari. Spazzatura, null'altro.

Prendete questo blog in cui in qualche modo esprimo quello che sono e penso. La "cacciatrice" avrà vita facile riuscendo a capire come e cosa pensa l'autore. E' davvero facile, l'ho già detto togliersi i vestiti e darci dentro. Non so adesso ma qualche anno fa qualcuno usava droghe chimiche per perdere i freni inibitori. La via più facile piuttosto che un atto di coscienza ed introspezione. Si attua un processo a distanza, non coinvolgente. "E' solo divertimento" come dicono in tanti ma il "guaio" è che il sesso non è solo  questo, manco tra i Bonobo. Siamo esseri pensanti o per lo meno alcuni di noi lo sono e come disse quella che molti consideravano un' "oca" stupida, Marylin Monroe: "È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente, ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi". Chi non ha sentimenti, ha i suoi possedimenti. I figli, la casa, il suo stesso gradino sociale, tutto quello che è oggettificabile mentre chi ce li ha, avrà più paura di perdere la sua anima che le sue cose. In fondo gli oggetti si ricomprano ma le anime no e anche lei se ne uscì con una delle sue: "Hollywood è un posto dove ti pagano migliaia di dollari per un bacio, e cinquanta centesimi per l'anima" e "che  la bellezza, la femminilità e l’eleganza siano senza età, e non possano essere riprodotte artificialmente". Quindi fuori dal processo costruttivo della moda, della scala sociale, dell'egocentrismo a tutti i costi. Quella "stupida" di Marylin al compleanni di JFF ebbe la folle idea di dedicargli quella canzone nel giorno del suo compleanno. Una povera nullità dalla madre mentalmente instabile Una bimba adottata adottata che dichiarava così pubblicamente il suo amore per l'uomo più potente della terra. Il risultato è che probabilmente venne suicidata: "La successiva sparizione di tracce e documenti dalla casa dell'attrice, dove sembra fosse stato anche Bob Kennedy la sera della morte, nonché innumerevoli omissioni e varie incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico, hanno dato adito a molteplici dubbi sugli eventi di quella notte. Tra le varie versioni formulate, una ipotizza la complicità dei Kennedy, che vedevano nella Monroe, che si era detta pronta a dichiarare pubblicamente le loro relazioni con lei, una minaccia per la loro carriera politica". (fonte Wikipedia)
Forse voi non avete mai avuto un poster in casa di Marylin, noi si. Noi che... "Se vuoi toccare sulla fronte il tempo che passa volando, in un Marzo di polvere di fuoco e come il nonno di oggi sia stato il ragazzo di ieri" e che vedevamo il lei "l'amore perfetto". La bellezza in ogni suo più recondito aspetto con le sue fragilità ma anche con l'inimmaginabile potenza dell'amore. Beh, va chiesto a le persone giuste e non alla massa che vedeva in lei solo la bella topa da sbattere. Quando morì, Elton John dedicò una delle sue più belle canzoni "Candle in the wind". Strano lo scherzo del destino. Ventiquattro anni dopo da quella composizione, lo stesso cantautore modificando il testo dedicò la stessa aria per la Principessa del Galles, Lady Diana Spencer, la principessa triste che per un amore interrazziale ed antireligioso arrivò a perdere la vita. Anche lei si, ebbe un "incidente" a Parigi. Due grandi donne a distanza di tempo. Due storie particolari, due donne icone, ognuna a modo suo. Una forse più per la  bellezza e l'altra per l'impegno ed il carattere altruista verso le persone più deboli. Entrambe di grandi coraggio, due splendidi esempi di Donna con la D, maiuscola. Anzi lasciatemelo dire, una D gigantesca che non hanno avuto paura a vivere fino in fondo donando la loro vita al mondo e all'amore.
Tornando all'argomento il SM con il "solo" adrenalina e solo endorfine non è principalmente limitante ma gli manca proprio la parte bella, quella coinvolgente che fa sentire bene qualsiasi sia la distanza, quello che si fa, quello che si vive e come. L'intensità e la sublimazione del piacere non è solo fisica come abbiamo già affrontato. Un rapporto SM è prima di tutto di fiducia e di confidenza totale. Quell'essere nudi nell'anima è qui che raggiunge la sua massima importanza. Il gioco stupido della vita "normale" qui non funziona ed anzi, è quello che rovina più rapidamente le cose. Tutto viaggia ad una velocità che il mondo "normale" non conosce, non comprende proprio. Un po' come vedere una corsa di F1 da una telecamera di bordo ed essere al volante della macchina o ancora se vi ricordate quando avete preso la patente. Ve ne andavate a 30 orari e vi sembrava di andare a mille. Poi avete piano, piano raggiunto i 130 in autostrada e quei 30 orari vi sembreranno da piattole. Ecco, qui siete a 300 orari e chi va  a 140 vi fa lo stesso effetto di quelli che andavano a 30.
Siete stati nel paradiso o nell'inferno dei piloti, avete raggiunto l'estasi non solo il piacere fisico estremo e non vorrete mai più correre alla folle velocità dei neo patentati.  Vi ricordate la storia della tigre che ovunque la sposti rimane una tigre? Ecco, c'è una favoletta in cui sono imbattuto da poco ed è la storiella della rana e dello scorpione.
"Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: “Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda.” La rana gli rispose “Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!” “E per quale motivo dovrei farlo?” incalzò lo scorpione “Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!” La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua.
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto. “Perché sono uno scorpione…” rispose lui “E’ la mia natura!”"
Ecco, funziona così. Lentamente la nostra natura esce. Sei si fa finta di accettare il poliamore mentendo a se stessi, va a finire che poi la nostra natura viene a galla. Se i vari "ti amo, mi manchi, ti voglio bene, ho voglia di te", sono solo un atto di egoismo, prima o poi si riceverà (o si darà), quella puntura letale all'altro/a. Nessuno è escluso ed in qualche modo si dovrebbe avere  e si ha  una gran paura di far uscire quello che siamo, non tanto perché ci si debba vergognare, ma per gli eventuali danni che si potrebbero causare. L'idea di cambiare per un rapporto o per fare felice l'altro/a è sbagliata nel profondo. Sarebbe annullare la nostra stessa natura. Si può cambiare per noi stessi accorgendosi che si può fare di meglio senza ancorarsi in posizioni granitiche ed inamovibili. Se poi tutto questo porta vantaggi alla relazione, tanto meglio. Una volta non gli si da peso ma ripetuto 10, 100 volte da una bugia diventa una reale verità. Ci si crede eccome e ci si smolla, si da in pasto al/la compagn/a le proprie fragilità, il nostro lato più delicato senza remore e ci si rimane fregati mentre dall'altra parte c'è un solo ragionamento possibile. "Guarda sto/a coglione/a come ci è cascato/a e adesso ne faccio quel che mi pare". Per loro siamo persone deboli, per noi loro non sono persone, lo sono mezze. Abbozzi di individui senza umanità a causa dei quali nel corso della storia anche presente, ci siamo imbattuti in guerre e distruzioni anche di massa. 
Perché è così difficile cambiare? Al sito dello psicologo Dott. Sergio Stagnitta, l'autore fa tre ipotesi:
1. I nostri comportamenti sono radicati nel tempo, sono la risultante dell’interazione di fattori genetici, ad esempio il temperamento, della qualità dell’accudimento, frutto della relazione con le persone più significative, i genitori e le relazione con l’esterno, ad esempio con gli amici nella scuola, nello sport ecc. Questo vuol dire che, in generale, è molto difficile pensare di modificare un assetto così ben radicato e primitivo.
2. La storiella ci parla, inoltre, della natura dello scorpione e ci dice anche che spesso i nostri comportamenti disfunzionali hanno qualche vantaggio secondario che non vorremmo cedere, perché ingannati dalla paura del nuovo, di una vita diversa. Alcuni aspetti del nostro carattere, anche se sono disfunzionali, rimangono comunque “familiari”: ci proteggono perché sono noti. Direbbe Freud: “rinunciamo a molti dei nostri desideri per salvaguardare la nostra stabilità”. Anche se sappiamo che è a volte conviene cambiare per non rimanere schiacciati dalla nostre stesse paure.
3. Infine l’invidia. L’invidia è un terzo elemento molto potente che ci spinge a distruggere gli aspetti buoni dell’altro anche a discapito di noi stessi. Preferiamo, inconsciamente, distruggere piuttosto che riconoscere che l’altro ha qualcosa che noi non possediamo.
e non fa una piega. Tutto richiama all'atavicità della paura. Paura di essere soli e trovare conforto in un Dio personale nel mezzo del culo di un universo talmente grande che la nostra ragione non riesce oggettivamente a concepire. La strada più semplice: funziona, perché altre strade, si dovrebbe cambiare e cambiare è fatica oltre che paura del nuovo.
Bene, proviamo a concepire le cose in un altro modo che non affondare il cambiamento nella paura di perdere quello che abbiamo, ma nel pensiero positivo di su quante cose ed aspetti nuovi che invece potremmo "guadagnare" così prendo pure i narcisisti. Si, tra tutti quelli/e che sono innocui alla fine e che potrebbero davvero trovare uno stimolo e una ragione per vivere e non sopravvivere sul piedistallo della solitudine del re (o della regina).
Beh fatevi il pacchetto di ormoni totale non parziale o rischierete  seriamente che arrivi qualcuno e mentre sventolate la vostra grandezza del nulla vi batta sulla spalla e di dica mentre vi state vantando delle vostre qualità di pilota: "We, stai solo facendo brum, brum. Il realtà non solo non hai messo in moto ma non ti sei manco mosso/a dal garage".